giovedì 31 maggio 2012

LUXURIA A SALERNO

 

salerno pride

I Piccoli Grifoni sono elettrizzati: Vladimir Luxuria ha pubblicato le foto insieme ai nostri simpatici amici al  Salerno Campania Pride... Che gioia, essere diventati parte di una catena per appoggiare un progetto che verte alla salvaguardia del sentimento più antico del mondo: l'AMORE. Amore, quello vero, senza distinzioni.... Mai e poi mai i nostri amici avrebbero detto che si doveva ancora manifestare in piazza per questo... Un nostro consiglio: torniamo bambini... Eleviamoci al loro livello...

Buon Lavoro Vladimir!

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LUXURIA A SALERNO

vladimirluxuria.it

mercoledì 30 maggio 2012

IL CUORE A META’

 

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Il terrore resta impresso nello sguardo delle persone con quelle grida che non vogliono lasciar più le tue orecchie e quel senso di impotenza che rende gli uomini tutti uguali davanti a un evento del genere. Ai primi secondi di silenzio assoluto, quasi surreale, seguono le grida di terrore di chi si tuffa in strada in lacrime alla ricerca della libertà: che in questi frangenti vuol dire semplicemente non aver nulla sopra la testa.  È il terremoto, magnitudo 5,9, una roba da restar secchi solo per la paura, una forza sovrannaturale che sprigiona tutta la sua irruenza a due passi da Modena, radendo quasi al suolo il piccolo centro di Mirandola: vecchie case vengono giù come castelli di sabbia e le altre ballano come impazzite. Ma che anche  a Modena, al centro della cittadina che ha tenuto a battesimo la Ferrari, la Maserati, patria indiscussa del Parmigiano, il sisma spacca il cuore a metà…

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…Venticinque secondi che durano un'infinità e che interrompono non solo vite, ma anche certezze: qui, in una delle città che ha la qualità della vita migliore del Paese, nessuno si sente più al sicuro perché la terra continua a tremare e le due scosse che arrivano a pranzo non fanno che aumentare la tensione, moltiplicare disagi e togliere alla gente la voglia di vivere. Sono momenti incancellabili, con la percezione che nulla possa essere previsto e che il peggio potrebbe ancora arrivare. Ma l'Emilia Romagna non è un posto come tutti gli altri, questo è il cuore pulsante di una «regione» fatta di menti eccellenti, geni assoluti, ma anche di operai e lavoratori dalla testa dura: gente tosta che di mollare e lasciar la propria casa non ci pensa nemmeno. E allora quel disagio privato diventa una volontà comune: di rimettersi in piedi, di ricostruire, di darsi una mano e tornare a vivere...     da IL TEMPO

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Terremoto in Emilia da WikiPedia

martedì 29 maggio 2012

UN GIOVANE MAESTRO

 

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Nato a Verona nel 1987 Andrea Battistoni è uno dei giovani emergenti del panorama musicale internazionale. Dal gennaio 2011 è Primo Direttore Ospite del Teatro Regio di Parma, posizione che occuperà per tre anni e che prevede due produzioni operistiche e due concerti sinfonici ogni anno. Ha  intrapreso giovanissimo una rapida carriera direttoriale che lo ha portato a esibirsi, con le rispettive compagini orchestrali, in importanti teatri quali il Teatro di Basilea, Verdi di Trieste, San Carlo di Napoli, Filarmonico di Verona, La Fenice di Venezia, Palau de Les Arts "Reina Sofia" di Valencia, Sala Grande della Filarmonica di S. Pietroburgo, Lirico di Cagliari, Massimo di Palermo, Regio di Parma; ha oltremodo diretto formazioni prestigiose quali St. Petersburg State Symphony Orchestra, Orquestra de la Comunitat Valenciana, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Filarmonica Marchigiana, l'Orchestra da Camera di Mantova, l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, la Royal College of Music Orchestra di Manchester, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l'Orchestra Giovanile Italiana, l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.  

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Andrea Battistoni ha partecipato a diversi festival tra cui il Festival Internazionale “A. B. Michelangeli” di Brescia e Bergamo, Festival VeronaContemporanea, Festival Giovane del Rossini Opera Festival, Festival della Valle d'Itria di Martina Franca, Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Festival Verdi di Parma; ha incontrato affermati solisti quali Ivo Pogorelich, Enrico Dindo, Sergej Krylov, Thomas Demenga, Mario Brunello, Daniil Trifonov.  Ha al suo attivo diversi titoli operistici: La bohème, Il viaggio a Reims, Il matrimonio segreto, Attila, La traviata, Il barbiere di Siviglia, Rigoletto, Falstaff, Le Nozze di Figaro. Tra i suoi recenti impegni si segnalano due concerti e Il barbiere di Siviglia nella stagione 2011 del Teatro Regio di Parma, il ritorno ai Pomeriggi Musicali, all'Orchestra Filarmonica Marchigiana, al Filarmonico di Verona e al Teatro Lirico di Cagliari. Nel 2012: Nabucco in Giappone con la Tokyo Philharmonic, debutto sinfonico con l'Orchestra de la Comunitat Valenciana al Palau de les Arts of Valencia seguito dall'atteso debutto al Teatro alla Scala di Milano con Nozze di Figaro; in maggio farà il debutto con la Filarmonica della Scala, Bohème al San Carlo di Napoli, Traviata al Maggio Musicale Fiorentino e, alla testa della Orchestra della Deutsche Oper Berlin, debutterà con Il trovatore in forma concerto alla Philharmonie di Berlino.

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Nel 2013 dirigerà una nuova produzione di Nabucco alla Deutsche Oper di Berlino.  Andrea Battistoni inizia gli studi musicali a sette anni con Petra e Zoltan Szab ò, proseguendo la propria preparazione al Conservatorio “Dall'Abaco” della sua città, dove consegue nel 2006 il diploma in violoncello. Si perfeziona poi in Germania con Mickael Flaksman e nel 2008 consegue la laurea di Biennio Specialistico. Inizia lo studio della direzione d'orchestra nel 2004; successivamente si perfeziona con Ennio Nicotra a Perugia e in Russia, con Gabriele Ferro presso la Scuola di Musica di Fiesole, con Gianandrea Noseda all'Accademia Musicale di Stresa; è stato inoltre assistente di Piercarlo Orizio e  ha preso parte a masterclass di Gilberto Serembe e Alberto Zedda. Nel giugno 2008 ha avuto luogo il suo debutto al Festival Internazionale “A. B. Michelangeli” di Brescia e Bergamo e nell’ottobre 2008, grazie a Maurizio Barbacini, del quale è stato assistente, ha luogo il suo debutto operistico con La bohème di Puccini presso il Teatro di Basilea.

www.andreabattistoni.it

INCONTRO CON IL MAESTRO

Battistoni

TUTTI A NAPOLI

 

Accanto al San Carlo

Sta Napule, riggina d' 'e ssirene, | ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene. | 'A tengo sana sana dinto 'e vvene, | 'a porto dinto 'o core, ch'aggia[fa'? | Napule, si' comme 'o zzucchero, | terra d'ammore – che rarità! (Totò)

Trovo nel popolo napoletano la più vivace e geniale industria, non per diventare ricchi, ma per vivere senza preoccupazioni.    Vedi Napoli, e poi muori.  ( Johann Wolfgang von Goethe )

Ancora Galleria Umberto

Per nessuno tranne che per i meridionali è così. Se scrivi se canti se giochi, e vieni da Napoli sarai sempre il giornalista napoletano, scrittore napoletano pittore napoletano. Quel napoletano non te lo toglierai mai. (Roberto Saviano).

Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per Totò. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. (Lucio Dalla)

Ariete

Napoli ha una bellissima posizione. Le strade sono larghe e ben pavimentate con grossi e larghi massi di pietra squadrata. Le case, tutte grandi e pressappoco della stessa altezza. Molte piazze grandi e belle; e cinque castelli o fortezze, che non si finisce di ammirare. (anonimo)

«Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe»   (Luciano De Crescenzo)

Castel dell'Ovo

Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica. (Roberto Rossellini)

T'accumpagno vico vico | sulo a tte ca si' 'n amico | e te porto pe' 'e quartiere | addò 'o sole nun se vede | ma se vede tutto 'o riesto | e s'arapeno 'e ffenèste | e capisce comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella. | Comm'è bella comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella. (Claudio Mattone).

 

Galleria Umberto I  (Napoli)

 

  tour virtuale

L'edificazione della bellissima galleria Umberto I avvenne in un contesto di ristrutturazione edilizia e bonifica territoriale resesi necessarie in seguito all'epidemia di colera del 1884: interi quartieri sovraffollati (Porto, Pendino, Mercato, Vicaria) furono sventrati, e venne nominata una commissione di professionisti cittadini, per valutare i progetti di ricostruzione.  Tra le aree interessate, rientrava quella di S.Brigida, per cui furono presentati quattro distinti progetti; risultò vincitore quello dell'ingegnere Emanuele Rocco, che prevedeva, nell'area risultante dalle demolizioni degli edifici fatiscenti preesistenti, l'edificazione di quattro ampi edifici, collegati e impreziositi da una grande galleria in ferro e vetro larga 15 metri, progettata dall'ingegner Paolo Boubée.    Le vetrate, con una superficie di 1076 metri quadrati, formano quattro bracci, che si intersecano in corrispondenza di una ampia cupola.Dei quattro ingressi alla galleria, il più valorizzato è quello che fronteggia il Teatro San Carlo, con un porticato leggermente arcuato, che forma un piccolo slargo, e una facciata enfatizzata con statue di marmo e nicchie.  La galleria venne inaugurata ufficialmente il 10 novembre 1892 dal sindaco Nicola Amore, e divenne tra fine '800 e inizio '900 il centro artistico e mondano della città (vi si trovava il celebre salone Margherita, che ospitò i maggiori artisti del varietà). Dopo una fase di decadenza nel periodo tra le due guerre, oggi è un ampio ed elegante salotto cittadino, con bei negozi, ritrovi ed uffici: sicuramente uno dei principali gioielli della città, che completa una zona già ricca di monumenti, strade e piazze importanti.   Dove si trova: di fronte al Teatro S.Carlo, a 100 metri sono presenti Piazza Plebiscito, Piazza del Municipio, Maschio Angioino e il porto di Napoli.  Fonte: www.danpiz.net

Il Castel dell’Ovo (Napoli)

Il Castel dell'Ovo, che in origine si chiamava "Castrum Lucullanum" (Fortificazione di Lucullo), è il più antico dei castelli di Napoli; la leggenda che gli ha dato il nome attuale risale all'alto Medioevo e si ricollega alla figura dell'autore dell'Eneide, il poeta mantovano Virgilio, notoriamente ritenuto un grande mago.  Ma come era accaduto che l'illustre poeta fosse entrato in possesso di poteri magici? Ce lo spiega l'anonimo autore della "Cronaca di Partenope" secondo il quale Virgilio, da giovane, entrò in una grotta incantata del monte Barbaro, posta nella zona flegrea, per scoprire le cause della natura magica di quel luogo. Lì trovò il mago Creonte che poggiava la testa su di un libro pieno di sapere soprannaturale: Virgilio se ne impadronì e da allora cominciò la sua fortunata carriera di mago. Ma veniamo alla leggenda dell' "ovo". Ancora l'autore della citata "Cronaca di Partenope" narra che al tempo di Virgilio esisteva un Castello edificato sopra uno scoglio del mare e che il poeta vi consacrò un uovo, il primo deposto da una gallina, inserendolo poi in un'anfora che a sua volta fu collocata in una gabbia di ferro sottilissimo finemente lavorata. Dopo di che Virgilio fece appendere la gabbia ad una trave posta fra le pareti di una piccola stanza segreta, fatta costruire appositamente, che poi venne sbarrata ermeticamente in quanto dall'uovo che vi era custodito dipendeva il destino del Castello.  Purtroppo il talismano non si rivelò così efficace contro le minacce degli uomini e della natura: l'isolotto nel corso degli anni fu più volte esposto alle tempeste ed agli assalti dei nemici finché una notte, al tempo di Giovanna I d'Angiò, un fortissimo maremoto determinò la rottura dell'uovo causando la completa rovina del Castello.

Per completare la narrazione dobbiamo riferire che molti dotti autori, contrari ad accettare la tradizione Virgiliana, sostengono che il Castello abbia preso il suo nome dalla "forma ovale" dell'isolotto su cui sorge...

lunedì 28 maggio 2012

BOLERO

 

Storia del brano

“ Nel 1927 la celebre ballerina Ida Rubinstein chiese a Ravel di comporre per lei un balletto di ambiente spagnolo.  In quel momento il musicista attraversava un periodo particolarmente ricco di impegni, culminante in una lunga tournée concertistica, iniziata sul finire dell'anno, nelle principali città del Nord America e del Canada. Rientrato in Francia nei primi di maggio, non aveva ancora iniziato a scrivere la musica del balletto che avrebbe dovuto consegnare alla Rubinstein  per la fine dell'estate. Il tempo per comporre un'opera nuova scarseggiava, per cui Ravel si accinse, in un primo momento, a strumentare alcune pagine pianistiche da Iberia di Albeniz. Appreso però, qualche settimana dopo, che i diritti per la trasformazione in balletto del brano erano già stati venduti dagli eredi di Albeniz, morto nel 1909, decise di orchestrare una musica sua piuttosto che quella di un altro. Scelse così un bolero, attratto dall'ossessività ritmica e dalla semplicità melodica di questa nota danza spagnola che, nata nel '700, si era rapidamente diffusa in Europa, destando l'interesse, fra gli altri, di Beethoven, Weber, Chopin, Berlioz, Auber e Verdi. La danza e la Spagna, quindi, dopo la Rhapsodie Espagnole(1907), L'Heure Espagnole (1911) e Alborada del Gracioso (1923), si ritrovavano ancora una volta insieme in Ravel, a testimonianza di un ininterrotto interesse del compositore nei confronti del folclore musicale iberico” .

sabato 26 maggio 2012

PICCOLI GRIFONI …PRIDE

 

luxuria e i grifoni

3.000 manifestanti al Salerno Pride: una festa bellissima per chiarire diritti che onestamente dovrebbero essere già da un bel po' sanciti. Il diritto all'amore è inviolabile come il diritto alla felicità:

DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA U.S.A.
CONGRESSO, 4 luglio 1776

...Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti, che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità...

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I Piccoli Grifoni hanno comunicato con diversi rappresentanti di queste categorie desiderose di essere felici... per sempre... Salerno ha dimostrato di volersi "liberare", snodarsi da un legaccio stretto ma fastidioso... quello dell'indifferenza, dell'omertà, del pregiudizio, dello schernimento.

Cecchi Paone

Incontro/saluto con un Cecchi Paone disponibile e simpatico con i nostri Piccoli amici, che ha citato la parola a lui dedicata per l'adozione ("RACQUETA") nel Canto VI dell'INFERNO di Dante (Girone dei golosi). Ma tutti attendevano lei... la divina... una Vladimir Luxuria elegantissima, impeccabile, che ha risposto con gioia e disponibilità alle richieste di foto e di autografi di centinaia di persone (per la maggior parte donne attempate ed arzille che la acclamavano con un entusiasmo da teenagers). Musica, energia donata dai Murga, balli, canzoni, gioia... Una gioia appoggiata fisicamente, fra assessori e consiglieri provenuti un po' da ogni dove, da un solo ma "enorme" sindaco che, con la sua scintillante striscia tricolore,  in quel momento appariva come un grande supereroe... Il Sindaco di Sicignano degli Alburni Alfonso Amato. Ecco cosa ha trasmesso il Salerno Pride ai Piccoli Grifoni.

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Poi, Vladimir, iperimpegnata con il simpatico e garbatissimo Antonello Sannino, Presidente Arcigay Salerno, nella parata corteo partita da Piazza della Ferrovia a Salerno e terminata a Piazza Amendola, sotto un caldo ed accogliente sole primaverile, ha trovato dei minuti preziosissimi per i bambini, per rispondere alle loro domande e per appoggiare il progetto dei Piccoli Grifoni di lanciare fin dalle scuole elementari l'educazione sentimentale come materia didattica. Vladimir è, infine, diventata la mamma adottiva della parola "AFFRENARE" che compare nel Canto I del Canzoniere di Petrarca. Eppure a giudicare da quello che i bambini hanno visto si può tranquillamente dire: VLADIMIR LUXURIA... E CHI L'AFFRENA...

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www.alessandrocecchipaone.it

www.vladimirluxuria.it

www.salernocampaniapride.it

venerdì 25 maggio 2012

OCEAN TERMINAL

 

Copia di oceanterminal _locandina finale

Ocean Terminal è il titolo del volume di Piergiorgio Welby pubblicato postumo e curato Francesco Lioce. È un insieme di prose spezzate che si riannodano a distanza o si interrompono proprio quando sembrano preannunciare altri sviluppi: dall'infanzia cattolica alla scoperta della malattia.

Accostare terminal a oceano è un’idea singolare, è come domandarsi dove comincia o finisce l’universo.

Terminal nel linguaggio quotidiano sta a significare un luogo dove il viaggio finisce (terminale, se riferito alla vita) ma anche dove il viaggio può cominciare. Terminale è anche un computer da dove partono impulsi verso il tutto.

Ocean è anche un vocabolo che nella sua pronuncia rimanda alla catena di supermercati Auchan e come non pensare al supermercato come luogo dove si concentra la vita dell’umanità; sugli scaffali del supermercato è concentrata e riassunta tutta l’attività umana del pianeta. Nei supermercati c’è il segno dell’inizio e della fine della vita terrena dell’essere umano. Welby è un supermercato colorato, stracolmo di cose belle e brutte, cose allettanti, cose che fanno male, cose che bisognerà buttare, riciclare, e alimenti con data di scadenza.Welby è un supermercato vivo, pieno di gente; la sua data di scadenza non gli ha impedito di vivere appassionatamente. Ocean Terminal è la vita-supermercato di Piergiorgio Welby dove gli scaffali sono carichi di ricchezze generate dalla meravigliosa complessità dell’essere e che superano gli ostacoli imposti dal destino, anche da un destino crudele.

da CALIBANO

giovedì 24 maggio 2012

AL PARCO DELLA LEGALITA’

 

Gruppo

da SALERNO NOTIZIE

La carovana antimafia è arrivata puntuale al Parco dei Diritti e della Legalità allestito dal Salerno Campania Pride 2012 all’ex Salid. Salvatore, uno dei tre carovanieri, che sta girando l’Italia, ha proiettato il filmato “Le facce dell’antimafia”: volti, testimonianze e parole di chi continua a combattere per la legalità nonostante tutto.

Al dibattito, moderato da Peppe Cavaliere dell’Arci, hanno partecipato anche Mina Welby, il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca e il senatore Alfonso Andria. “La mafia si prende quelli che non pensano e hanno paura – ha detto Mina Welby che da anni con i Radicali si batte per il diritto all’eutanasia e al testamento biologico – bisogna insegnare alle nuove generazioni a pensare e a riflettere.

In poche parole a lavorare sempre per la legalità. Bisogna riportare lo Stato Italiano alla legalità e questo processo di rieducazione deve cominciare dalla gente comune e dalle scuole. Chi pensa è pericoloso per la mafia”. !91 sono i beni confiscati alla camorra in provincia di Salerno: i dati sono stati forniti da Annamaria Torre (Libera), la figlia del sindaco di Pagani Marcello Torre ucciso dalla camorra. Il rimedio per combattere le organizzazioni criminali ha cercato di darlo il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca.

“Bisogna superare il concetto della vendetta – ha detto De Luca – nel centro storico a Salerno abbiamo salvato figli e figlie di persone che erano parte delle organizzazioni criminali, strappandoli alle catene della vendetta e alla malavita stessa. Qui a Salerno possiamo dire di essere liberi perché abbiamo capito che la lotta alla mafia si fa dal basso e dall’alto per evitare che poi la malavita si addentri nelle istituzioni. Bisogna partire dalle scuole per rompere forme sbagliate di sottoculture e di individualismo e per sradicare dai cittadini il comportamento omertoso, perché ognuno è responsabile per sé e per gli altri”.

E infine i complimenti alla manifestazione Salerno Campania Pride 2012. “Sono orgoglioso che questo evento importante si svolga qui a Salerno in un parco meraviglioso come il Parco dell’Irno, superando le polemiche, anche enfatizzate, che ci sono state.

Io qui ho visto ragazzi semplici e garbati che affrontano temi difficili e delicati come quelli sui diritti negati. Noi siamo un’amministrazione laica e devo ammettere che qui si respira vento di sobrietà, maturità e civiltà. Siete stati voi a dare una lezione di tolleranza agli altri e perciò mi auguro che qui nasca un centro permanente di dibattito e confronto sui diritti civili”.

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Convegno5

Pride

Sindaco

Calendario

Convegno

mercoledì 23 maggio 2012

UNA STRAORDINARIA STORIA D'AMORE

 

Roberto Saviano racconta il caso di Piergiorgio Welby dal suo punto di vista.

CI SIAMO ANCHE NOI

 

Campania Pride 2012 logo

da SALERNO NOTIZIE

Domani, 24 maggio, al Pride Park arriva la carovana antimafia di Libera, Arci e Avviso Pubblico. L’appuntamento delle 17 per il Parco dei Diritti è diventato ancora più importante dopo l’attentato di sabato scorso all’ingresso della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Da quel giorno il Village-ex Salid si è proclamato Parco della Legalità.

L’arrivo della carovana, la stessa che il giorno della tragedia in Puglia era in piazza a Brindisi, era già inserito nel cartellone degli eventi programmato dal Salerno Campania Pride prima dell’inaugurazione della manifestazione regionale. Domani al Village, ad attendere la carovana, ci saranno anche i quattro piccoli associati dell’associazione di Giffoni Valle Piana (I Piccoli Grifoni ndr) per sollecitare l’inserimento nei programmi didattici dell’educazione sentimentale.

Alle 17.58, inoltre, per ricordare l’attentato del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti della scorta è previsto un flash-mob all’interno del Village. Alle 18.30 la carovana lascerà il Parco dei Diritti e della Legalità ma gli appuntamenti continuano con un convegno sull’eutanasia e sul testamento biologico insieme a Mina Welby, il senatore Pd Alfonso Andria, Claudio Lunghini (associazione Gli amici di Eleonora) e Lorenzo Forte (responsabile cultura-eventi Salerno Campania Pride e presidente dell’associazione Senza Periferie).

Il saluto finale toccherà ad Antonello Sannino e Giuseppina La Delfa, portavoce della manifestazione. La serata si concluderà con la compagnia teatrale Sauna Bluangels e Amaltea di Raffaele Speranza che presentano “Carluccio” di Pasquale Ferro con Pasquale Ferro, Raffaele Speranza, Vincenzo Iavarone e le ballerine Manuela Armogida e Francesca Fusco.

CI SIAMO ANCHE NOI

www.salernocampaniapride.it

L’ APPUNTAMENTO

 

ORNELLA VANONI_1_fotografia di Marinetta Saglio

Una signora simpatica e disponibile, Ornella Vanoni, che ha accolto i Piccoli Grifoni con entusiasmo. E'  stata una certa emozione per i bambini trovarsi davanti la signora indiscussa della musica:  hanno imparato a conoscerla dalle sue apparizioni in TV, dalle sue indimenticabili "L'appuntamento", "Senza fine" "Una ragione in più", "Io ti darò di più"...   Ma è bastato uno sguardo, un saluto, affinché riuscisse con la sua materna dolcezza ad ammorbidirli. Forse non è stata la più imitata in assoluto (secondo lei lo è Mina), ma vero è che tutti gli imitatori si sono sempre ispirati a lei, al suo charme, al suo modo di parlare o di cantare. E, per farle un omaggio, includiamo il video in cui un baffuto Massimo Lopez si è esibito in una delle sue imitazioni più azzeccate, secondo la giovanissima interprete dei Piccoli Grifoni, Maria Rosaria... Bravi gli imitatori... ha detto.... purché non esagerino!


Poi un accenno nostalgico al "bugiardo" Lucio Dalla, amatissimo da Denise e dai suoi compagni al punto che ancora al citare il suo nome si emozionano; all'appello lanciato con Franco, che il flauto, appoggiando l'idea del Maestro Battistoni, non è uno strumento, aggiungendo di far suonare, come suggerisce Gino Paoli, la chitarra, che accompagna sempre la vita dei giovani (basta una strimpellata in compagnia).  Cosa dire delle cantanti di oggi, rispondendo alla domanda di Rossella, che si preoccupano più di apparire che di cantare e solo la Vanoni, che ha lanciato delle vere e proprie mode con i suoi look, ma che ha un incarnato vocale inconfondibile, poteva risponderle. La sua mamma le ha tramandato l'eleganza e la classe che l'accompagnano sempre, dai concerti, alla vita di tutti i giorni... Lei poi completa il tutto con la sua meravigliosa voce!   Non sarà Lady Gaga, come lei stesso ha esclamato... e noi le abbiamo aggiunto un sentito e liberatorio FORTUNATAMENTE !!! Una donna che ha raccontato ed ha ancora tanto da raccontare che ha completato le nostre esistenze con le sue indimenticabili arie che hanno nutrito la vita di ciascuno di noi.

ORNELLA VANONI


Pensiamo proprio che la parola NUTRICAMENTO dedicatale da Emmanuel, in
collaborazione con la Società "Dante Alighieri" non poteva essere più appropriata.

LA FOTO

 

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Uno scatto famoso. Con in primo piano l'immagine, scattata da Tony Gentile, dei giudici Falcone e Borsellino, seduti l'uno a fianco all'altro, che sorridono complici scambiandosi chissà quale frase d'intesa, appena poche settimane prima di essere uccisi.

dal Fatto Quotidiano:

Stamattina entrando in classe, magari in una quarta o quinta elementare, provate a chiedere: chi conosce Giovanni Falcone e Paolo Borsellino? Provate a farlo anche in prima media. Ovunque ci sarà qualche bambino, nato dieci anni dopo la strage di via Capaci (23 maggio 1992) che vi dirà di aver già sentito questi cognomi. E già avremo raggiunto un risultato perché di questi due magistrati non si è persa la memoria.

paolo borselino

La loro storia è stata tramandata di generazione in generazione. La loro famosa fotografia scattata da Tony Gentile, la trovi in qualche atrio della scuola. Molti istituti hanno intitolato la loro sede proprio a Falcone e Borsellino. Quasi tutti i paesi d’Italia hanno una via, una piazza, un parco dedicato ai due magistrati. Ma non basta.  Di Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo, Vito Schifani, nessuno si ricorderà. Loro sono solo “la scorta”.  Oggi tutte le scuole italiane dovrebbero dedicare l’intera giornata alla memoria del magistrato, della moglie Francesca Morvillo, di Antonio, Rocco e Vito. Non solo in Sicilia. Non solo al Sud. Ma in tutt’Italia, anche in quei paesi di campagna dove parlare di mafia sembra una nota stonata.

falcone grazie

Il rischio che tra vent’anni, il 23 maggio e il 19 luglio, date che hanno segnato la storia del nostro Paese, siano solo un ricordo per chi avrà i capelli canuti esiste se la Scuola non sarà in grado di fare il suo dovere: conservare, tramandare, la Storia di uomini come Falcone e Borsellino. Nelle mie classi non manca mai la loro fotografia. Forse dovrebbe esserci, accanto a quella del Presidente della Repubblica, in ogni scuola

Maestro e Giornalista   Alex Corlazzoli

DUE AMICI CONTRO LA MAFIA

 

falcone borselino

La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.

                                                                                                   (Giovanni Falcone)

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Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due giudici siciliani che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia.    Di loro si racconta infatti che quando erano ancora adolescenti giocavano a pallone nei quartieri popolari di Palermo e che fra i loro compagni di gioco c'erano probabilmente anche alcuni ragazzi che in futuro dovevano diventare uomini di "Cosa Nostra"     E forse proprio  il fatto di essere siciliani, nati e cresciuti a contatto diretto con la realtà di quella regione, era la loro forza: Falcone e Borsellino infatti capivano perfettamente il mondo mafioso, capivano il senso dell'onore siciliano e capivano il linguaggio dei boss e dei malavitosi con cui dovevano parlare. Per questo sapevano dialogare con i "pentiti" di mafia, sapevano guadagnarsi la loro fiducia e perfino il loro rispetto.

“Non li avete uccisi, le loro idee camminano sulle nostre gambe”

SULLE NOSTRE GAMBE
” Per spiegare il titolo di questo video devo risalire a vent'anni fa, all'indomani della strage di Capaci. Allora, incinta di mia figlia, rimasi sconvolta dalla morte di Falcone, della moglie e degli agenti della scorta. Ma oltre al dolore provai una rabbia che mi spinse a scrivere una frase su un lenzuolo che aveva lo scopo di provocare non solo coloro che avevano ucciso Giovanni Falcone, ma anche gli assassini di quelle vittime innocenti portatrici di ideali di giustizia e legalità. Volevo fare qualcosa per mia figlia, volevo almeno iniziare, a piccoli passi, insieme a tutti i siciliani arrabbiati come me, a urlare il nostro "no alla mafia".
La frase "Non li avete uccisi: le loro idee cammineranno sulle nostre gambe" è diventata negli anni il simbolo della condanna e ribellione contro il marcio sistema di "cosa nostra" ed è anche l'eco di una presa di coscienza e del risveglio di un popolo per troppo tempo rimasto assopito e indifferente. Di questo sono fiera, e, a distanza di vent'anni, ho pensato di realizzare questo video con i miei alunni, per ricordare e onorare la memoria di alcuni di questi eroi. Ci siamo impegnati a connotare, attraverso particolari quali l'agenda rossa di Paolo Borsellino, o il collare bianco di padre Puglisi, le figure presenti
all'interno del video.
Il coinvolgimento emotivo dei ragazzi sì è dimostrato notevole e con il loro impegno ed entusiasmo hanno cercato di ricordare con orgoglio i martiri della nostra terra. Gisella Farina”

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IL MISTERO DEI PUPI

 

Alcuni minuti estratti dal cartone animato "Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi" dedicato a Falcone e Borsellino. Coprodotto da Rai Fiction e Larcadarte in collaborazione con Regione Siciliana. Due bambini (i futuri magistrati) nella Palermo degli anni 50 lottano contro un mago malvagio che trasforma gli uomini in pezzi di legno per poterli manovrare come un "puparo"

martedì 22 maggio 2012

ANIMA ROCK

 

La canzoncina che canta la bimba è
"Stendi i panni" Ecco il testo:


Stendi i panni
Stendi panni, stendi panni (2volte)
Bodom, bodom (2volte)
Asciuga il sole li asciuga (2volte)
Chi la vuole la bella verdura
Chi la vuole la bella verdura
Bau bau Fido (2 volte)
E ora con le "I"
Stindi pinni, stindi pinni (2volte)
Bidim, bidim (2volte)
Iscighi il sili li iscighi (2volte)
Chi li vili li billi virdiri
Chi li vili li billi virdiri
Bi bi Fidi (2 volte)
E adesso con le "a"
Standa panna, standa panna (2volte)
Badam, badam (2volte)
Ascaga al sala la ascaga (2volte)
Ca la vala la balla vardara
Ca la vala la balla vardara
Ba ba Fada (2 volte)
E adesso con le "u"
Stundu punnu, stundu punnu (2volte)
Budum, budum (2volte)
Uscugu ul sulu lu uscugu (2volte)
Cu lu vulu lu bullu vurduru

lunedì 21 maggio 2012

TUTTI PAZZI PER LA FRUTTA

 

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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nell'ambito delle iniziative previste a sostegno della comunicazione del programma Frutta nelle Scuole, promuove la seconda edizione del concorso fotografico Tutti pazzi per la frutta!.

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Il concorso mira a dare visibilità alle abitudini familiari che favoriscono il consumo regolare e consapevole di frutta e verdura nell'alimentazione quotidiana, proponendo ai ragazzi e in particolare alle loro famiglie di raccontare il proprio rapporto con la frutta e la verdura, in casa, a scuola, con gli amici, immortalando attraverso la fotografia sensazioni, impressioni, colori ed emozioni.

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Tutti pazzi per la frutta! è infatti un modo divertente per coinvolgere da protagonisti in Frutta nelle Scuole anche i familiari degli studenti e persino gli amici di famiglia, perché è nella famiglia che maturano tutte le scelte dei bambini, comprese naturalmente quelle alimentari.

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Sara Giorgia

www.tuttipazziperlafrutta.it