È il Superman, per una volta senza effetti speciali, impersonato da Luca Parmitano. L'astronauta italiano ha sfruttato un'occasione unica grazie all'assenza di peso: si è infilato il costume rosso e blu, con mantellina, in occasione della notte di Halloween e la sua foto, condivisa come al solito sui social network, ha riscosso grande successo.
È stato selezionato come astronauta ESA nel maggio 2009. Viene incluso nell'equipaggio di riserva della missione Expedition 34, e infine selezionato come ingegnere di volo per le missioni Expedition 36 ed Expedition 37. Il 28 maggio 2013 è partito con la Sojuz TMA-09M dal Cosmodromo di Baikonur, Kazakistan, in direzione della Stazione Spaziale Internazionale. È il suo primo viaggio nello spazio e vi rimarrà fino a novembre dello stesso anno insieme ai suoi compagni . La missione prevedeva la partecipazione di Parmitano ad almeno due passeggiate spaziali, la prima delle quali ha avuto luogo il 9 luglio 2013 ed ha avuto una durata di 6 ore e 7 minuti: Parmitano è diventato così il primo astronauta italiano a svolgere attività extraveicolari.
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Qui trovate l'intero racconto della giornata sulla stazione spaziale.
“ La cena è rapida, perché stasera siamo solo in tre – ceniamo tutti e sei insieme solo un paio di volta la settimana perché inevitabilmente facciamo tardi! – e poi ci separiamo per il poco tempo libero che ci resta. Sono solo le 20:00, ma tra poco la stanchezza si farà sentire, e ho ancora e-mail alle quali rispondere, social media da gestire, fotografie da catalogare, spedire e pubblicare: il tempo scorre velocissimo mentre ascolto un po’ di musica e mi divido tra due computer per cercare di far tutto contemporaneamente.
L’ultimo momento della sera, prima di spegnere la luce e chiudermi nel mio sacco a pelo, lo dedico a mia moglie. Le cinque ore di differenza ci separano più delle migliaia di chilometri e di vuoto: lei è nel pieno delle attività giornaliere mentre io mi preparo a dormire. Eppure, con infinita, femminile pazienza, Kathy mette tutto da parte – i mille problemi di ogni giorno, di ogni madre, di ogni moglie – per donarmi alcuni minuti di serenità, una parentesi di tempo sospeso, un piccolo gioiello di quiete inestimabile: una pausa dal mondo che è fatta della stessa materia dei sogni – ma questa, almeno, resta con me anche al risveglio. “