giovedì 7 agosto 2014

Toccare le nuvole

 

petit

40 anni fa

Il 7 agosto del 1974 Philippe Petit, destinato a diventare il funambolo più celebre al mondo, attraversa più volte su una corda e per ben quarantacinque minuti di fila lo spazio tra le due Torri Gemelle. Le immagini di quella traversata percorrono lo spazio e il tempo, conquistando nel 2008 un Oscar insieme al film di James Marsh Man on Wire (Feltrinelli Real Cinema) tratto dal libro Toccare le nuvole (Ponte alle Grazie) in cui in prima persona Petit di quell’eroica impresa raccontava accuratamente la storia. Negli anni, oltre a traversare gli spazi, ha imparato a praticare l’arte dello scasso, a conoscere i vini francesi, gli scacchi e la tecnica settecentesca della carpenteria in legno. Abita tra Catskills, in una casa bellissima che si chiama Cable House, e New York, dove da anni è artista residente alla Cattedrale di Saint John the Divine. Nel tempo libero scrive e disegna.

www.manonwire.com

Philippe Petit è nato in una famiglia piccolo borghese di Nemours, il 13 agosto del 1949 (compirà 65 anni tra pochi giorni). Fin da bambino si è dedicato a diverse attività: pittura, scultura, scherma, teatro, equitazione. Soprattutto studiava e si esercitava come autodidatta per diventare giocoliere e funambolo («Nel giro di un anno ho imparato a fare tutte le cose che si potevano fare su un filo»). Lo cacciarono da molte scuole perché derubava gli insegnanti, giocava a carte o si rifiutava di sostenere gli esami. Fino a quando, decise di girare il mondo e sopravvivere come artista di strada o commettendo piccoli furti («fuggivo dalla polizia col monociclo» e «spesso restituivo la refurtiva: mi interessava rubare per la bellezza di farlo», ha raccontato).

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