lunedì 15 giugno 2015

Come siamo?

 

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Il 15 giugno l'Istat ha diffuso il rapporto sul Bilancio Demografico Nazionale per l'anno 2014 snocciolando dati e statistiche relative alla posizione residente totale e straniera, al tasso di natalità e mortalità dell'anno appena passato, al flusso delle migrazioni e agli stranieri in Italia che hanno ottenuto la cittadinanza, oltre ovviamente ai dati di natura puramente demografica. Le cifre che sono emerse appaiono molto interessanti: abbiamo sintetizzato il rapporto prendendo le componenti più salienti, ma ricordiamo che il documento è a disposizione di tutti ed è facilmente reperibile su internet e scaricabile in formato pdf. Andiamo quindi a scoprire l'Italia del 2014 in dati, pillole, cifre e statistiche.

60 milioni
Le persone che risiedono in Italia sono 60.795.612 al 31 dicembre 2014. Gli stranieri residenti sono più di 5 milioni, cioè l’8,2 per cento.

100mila
È il saldo negativo di quello che viene chiamato “movimento naturale della popolazione”: le persone nate meno le persone morte. Il saldo di quasi 100mila unità è il picco negativo più alto mai raggiunto dal biennio 1917-18, durante la Prima guerra mondiale.

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44,4
È l’età media della popolazione italiana. L’età media è in costante aumento di due decimi all’anno dal 2011. Aumentano soprattutto i “grandi vecchi”, cioè gli individui con almeno 80 anni, che sono il 6,5 per cento della popolazione. La Liguria è la regione con il maggiore squilibrio anziani-giovani: la quota di anziani, 65 anni o più, è del 28 per cento mentre quella dei giovani fino ai 14 anni è dell’11,5 per cento. La Campania è la regione con la più bassa quota di anziani, 17,6 per cento, mentre la provincia di Bolzano è quella con la più alta quota di giovani fino ai 14 anni: 16,1 per cento.

800
Sono circa 800 le persone in Italia con 105 anni o più, un centinaio delle quali sono uomini. Sono 18 le persone con 110 anni o più, tutte donne.

9,8 per mille
È il tasso di mortalità in Italia, cioè il numero di decessi in un anno ogni mille abitanti: varia da un minimo di 8,0 per mille nella provincia di Bolzano ad un massimo del 13,0 per cento in Liguria. I decessi nel 2014 sono stati 598.364, un po’ meno che nel 2013.

90mila
136mila sono le persone che nel 2014 hanno lasciato l’Italia per trasferirsi altrove. 90mila sono italiani.

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200
Sono circa 200 le nazionalità diverse presenti in Italia. Per circa il 50 per cento, 2,6 milioni di persone, si tratta di nazionalità europee. La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena, 22,6 per cento, seguita da quella albanese, 9,8 per cento, e quella marocchina, 9 per cento.

15,1
È il tasso di natalità per la popolazione straniera in Italia. Quello di tutta la popolazione in italiana, straniera e non, è dell’8,3 per cento. Le nascite di bambini stranieri sono concentrate nelle regioni dove la presenza straniera è più marcata. Al Nord-ovest e Nord-est ogni 5 nati circa uno è cittadino straniero.

1 milione e 314mila
È il numero delle persone che si sono spostate stabilmente all’interno dell’Italia nel 2014. Sono circa 60mila in meno rispetto al 2013. A contribuire a questo fenomeno sono anche gli stranieri, che sono più propensi a spostarsi una volta arrivati in Italia: pur essendo solo l’8,2 per cento della popolazione, contribuiscono alla migrazione interna per il 18,3 per cento.

80 per cento
È la percentuale femminile della comunità ucraina in Italia. Circa il 20 per cento dei cittadini ucraini in Italia risiede in Campania, principalmente a Napoli e nei comuni vicini.

Anno 2014 BILANCIO DEMOGRAFICO NAZIONALE  (istat)

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