sabato 22 agosto 2015

Dismaland

 

Dal 22 agosto è aperto al pubblico Dismaland, il “parco dei divertimenti” creato dall’artista Banksy su una spiaggia abbandonata e solitamente deserta di Weston-super-Mare, una località balneare nel Somerset, in Gran Bretagna.Il nome Dismaland è un evidente riferimento al parco divertimento Disneyland: ma “dismal” in inglese vuol dire tetro, fosco.

Sarà aperto dal 22 agosto al 27 settembre, l’ingresso costerà tre sterline e sarà gratuito per chi ha meno di 5 anni. Il parco ospiterà anche opere di Damien Hirst, Jenny Holzer e Jimmy Cauty: la lista completa è qui.

Chi è Banksy? Qualcuno lo ha mai visto? Esiste davvero questo artista, agitatore di folle, che lascia la sua firma per strada dipingendo stencil a sfondo politico sui muri di tutta Europa? Una vera e propria guerriglia chiamata street art.

È stato chiamato “l’invisibile dell’arte moderna”, “il rivoluzionario dei graffiti” e “l’artista senza nome”. Secondo il Daily mail si chiamerebbe Robert Banks, e sarebbe nato a Bristol il 28 luglio 1973, ma queste informazioni vengono contestate dal suo portavoce. In ogni caso, Bansky è soprattutto uno street artist, un graffitista di fama mondiale: le sue opere sono tracciate sui muri, dalla Gran Bretagna alla Palestina.

Tra le più famose quella che a Londra raffigura i protagonisti di Pulp Fiction che impugnano banane invece di pistole, ma anche la scala disegnata sul muro che separa Israele dai Territori Occupati della Cisgiordania: quasi tutte le sue opere, infatti, sono ironiche e provocatorie. Celebre anche la Gioconda con il viso giallo che lui stesso appese (di nascosto) al Louvre, o il cartello che mise nel recinto dei pinguini dello zoo di Londra con la scritta: “Il pesce ci fa schifo, il posto non ci piace, ci annoiamo a morte”.

Inevitabilmente, l’identità segreta di Banksy finisce col generare ipotesi, se non vere e proprie leggende metropolitane, soprattutto alla luce della grande visibilità conquistata dalla sua recente esposizione en-plein-air newyorkese: "Better Out Than In". L’ultima teoria è quella rilanciata dal Daily Beast: “C’è Damien Hirst dietro alla macchina Banksy?”.

Nel 2006 Hirst e Banksy, argomenta la testata, sembravano ai poli opposti del mondo dell’arte. Hirst era un marchio multimillionario, Banksy l’artista di strada senza volto che contestava proprio quelli come Hirst, e il loro habitat privilegiato. Eppure Banksy decise di entrare a far parte dell’esposizione organizzata da Hirst nel 2006 alla Serpentine Gallery di Londra. E fu così che le voci iniziarono a girare. A partire dall’identità stessa di Banksy, che per alcuni sarebbe la firma di un collettivo di artisti finanziati dai grandi del mondo dell’arte.

Banksy in Italia[modifica | modifica wikitesto]

L'artista ha realizzato a Napoli, in Via Benedetto Croce, uno stencil che rappresentava una reinterpretazione dell'Estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini, raffigurata con in mano delle patatine e un panino, simbolo del consumismo. L'opera è stata cancellata nel maggio 2010 da Hes, un writer napoletano che l'ha coperta con un enorme murales.. In Piazza dei Gerolomini, poco distante da Via Benedetto Croce, è visibile la Madonna con la pistola.

madonna con la pistola

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