giovedì 14 maggio 2009

GIOVANNI

“Mi accade spesso di svegliarmi di notte e cominciare a pensare a una serie di gravi problemi e decidere di parlarne col Papa. Poi mi sveglio completamente e mi ricordo che io sono il Papa!”

…una famosa frase di un altro  grande Papa. 

Ci viene in mente adesso che Papa Benedetto XVI è arrivato a Nazareth, citta' in cui Gesu' visse la sua infanzia e giovinezza

Viene da ricordare una delle sue più belle frasi di Giovanni XXIII, dedicata proprio ai bambini…

Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera... Osservatela in alto, a guardare a questo spettacolo. Tornando a casa, troverete i bambini.  Date loro una carezza e dite:  "Questa è la carezza del Papa".  Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto.

(dal Discorso alla luna, 11 ottobre 1962, in occasione della serata di apertura del Concilio Vaticano II)

 

giovedì 7 maggio 2009

GRILLO TOPO E PIPISTRELLO

 

Nascoste tra l’ombra dei fili dell’erba nei prati, cantando le dolci canzoni degli elfi incantati, le verdi cicale, felici di essere al mondo, insegnano a grilli e formiche un bel girotondo. Le timide lucciole osservan dall’alto dei fiori la danza di grilli e formiche ed ascoltano i cori che dalle cicale s’innalzano fino alle stelle narrando al vento e alla luna le storie più belle. Svolazza in mezzo al frutteto un gran pipistrello col muso da topo e le ali, le ali da uccello. Si mangia gli insetti che volan tranquilli nel cielo: li acchiappa tra il pero ed il pesco, il fico ed il melo.

Un gatto rincorre una piuma portata dal vento; un topo ringrazia la piuma e sorride contento. Si posa su un sasso la piuma color grigio perla e il gatto, smarrito e confuso, non riesce a vederla. Poi, tutto ad un tratto, ricorda qual era il suo scopo e insegue una cosa che scappa color grigio topo. Ma pure le nubi son grigie e proteggon la preda: nascondon la luna e fan sì che il gatto non veda la piuma che il vento costringe di nuovo a volare e il piccolo topo che, stanco, non vuol più scappare.

Giocatori - Quanti si vuole, con un conduttore.

Occorrente - Niente.

Preparazione - I giocatori si spargono di qua e di là per il campo di gioco, a quattro-cinque passi uno dall’altro. Tre di loro vengono allontanati dai compagni. Il conduttore comunica a ciascuno dei giocatori rimasti cosa deve mimare: può essere un animale (grillo, topo, pipistrello...), una cosa (stella, piuma, melo...) o una caratteristica (felice, tranquillo, confuso...), purché sia presente all’interno della filastrocca. Nel distribuire le cose da mimare, il conduttore deve far sì che ce ne siano di tutte e tre le parti della filastrocca. I giocatori provano, tutti insieme e per qualche manciata di secondi, le loro mimiche (eventualmente consigliati o corretti dal conduttore...) dopo di che chiamano i tre compagni allontanati in precedenza.

Regole - La filastrocca ha inizio, mentre ognuno mima ciò che deve rappresentare. I tre giocatori che erano stati allontanati dagli altri devono, durante la prima parte della filastrocca, correre vicino a un compagno che stia mimando un animale, una cosa o una caratteristica presente in quel pezzo di storia, prenderlo per mano, cercare un altro compagno che mimi anche lui qualcosa presente nello stesso pezzo e così via. Quando il conduttore finisce di leggere la prima parte della filastrocca, tutti i giocatori si fermano dove sono. Ciascuno dei tre giocatori allontanati in precedenza riceve un punto per ogni compagno “giusto” (che stava mimando qualcosa presente nel primo pezzo della filastrocca) e una penalità per ogni compagno “sbagliato” (che mimava invece qualcosa presente nella seconda o nella terza parte della filastrocca) che ha preso con sé. Durante l’assegnazione dei punti e delle penalità, il conduttore non dice ai giocatori dove hanno sbagliato, in modo da non aiutarli nel proseguimento del gioco, ma comunica loro solo il punteggio finale (punti meno penalità) che hanno ottenuto. Tutti i giocatori tornano al loro posto, il conduttore legge la seconda parte della filastrocca e così via. Il gioco viene poi ripetuto più volte, allontanando ogni volta tre giocatori diversi e assegnando agli altri cose sempre differenti da mimare.

Vince - Il giocatore che, quando è il suo turno, conquista più punti.

lunedì 4 maggio 2009

CALIMERO

 

…Un vecchio cartone …

La fama di Calimero è molto elevata per tutti gli anni sessanta e almeno fino alla metà degli anni settanta, tanto da far entrare nel lessico collettivo sia il nome del personaggio, sia alcune frasi celebri come "Tutti mi vogliono male perché sono piccolo e nero...".

Calimero, il piccolo pulcino nero è stato creato nel '63  ed è apparso per la prima volta in uno spot di "Carosello".  La popolarità del personaggio ha portato alla realizzazione, nel '74 e nel '95, di due serie d'animazione…

il sito di Calimero

domenica 3 maggio 2009

venerdì 1 maggio 2009

MUSICASTORIA

 

…quando “musica” è cultura…

E Musicastoria songo nu cumplesso 'e museca etnica popolare ca nasce c''o quàteno 'e revalutà e 'e fà canoscere 'o patrimonio musecale d''a Campania e 'e tutto 'o sud 'e ll'Italia. Songo state 'a sentere e aveno arrecuoveto 'e cunte 'e ll'anziane pe rrecuperà 'e pparole 'e tanti nnenie e canzone populare. Chesta è n'idea ca 'e ffà quacche vota sentí comme contro curriente 'int'ô mercato d''a muséca

www.musicastoria.it

www.myspace.com/musicastoria

Lo scopo è  di rivalutare e diffondere il patrimonio musicale della Campania e di tutto il Sud Italia.  Una musica che affonda le radici nel mondo popolare e che ci riporta i suoni dell’Agro Nocerino e del Gargano, del Salento e della  Lucania…