mercoledì 29 giugno 2016

Sei

 

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Crescere sei gemelli non è cosa facile e per raccontare gli alti e i bassi della loro quotidianità, la famiglia ha messo su un programma dal titolo "Growing Up McGhee". La foto è stata commissionata anche per inaugurare l'inizio dello show: il fotografo è lo stesso di sei anni fa, Brian Killian. "Il primo scatto è stato speciale, molti lo ricorderanno. Ora che i bambini sono cresciuti posso solo dire che sono unici. Vogliono solo abbracciarti, sono pieni di amore e di gioia".

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Splendida, sublime Eleonora di Toledo

 

Portrait of Eleanor of Toledo with her Son Giovanni (1545-1546)

Splendida, anzi sublime, ma fredda come il marmo e sinceramente detestata dai suoi sudditi che la considerano superba e distante. Religiosissima e sprofondata in preghiere dalla mattina alla sera, ma con il vizio del gioco d’azzardo e delle scommesse. Sposa felice, nonostante un matrimonio ovviamente combinato, però madre sventurata perché un destino tragico colpisce quasi tutti gli undici figli che mette al mondo. Eleonora di Toledo (1522-1562), la bellissima moglie spagnola del duca Cosimo I di Toscana, potrebbe essere una delle tante consorti regali della sua epoca se non fosse che, guarda caso, a Firenze vive e lavora il Bronzino, ritrattista fra i più grandi e sensibili del Rinascimento. E lui, in un celebre quadro oggi ovviamente agli Uffici, della duchessa ci mostra non solo l’innegabile fascino fisico, fatto di occhi azzurri in un viso dall’ovale perfetto, capelli biondi, personale slanciato, pelle bianchissima, grazia ed eleganza suprema, ma anche l’anima più profonda ed il carattere. Perché basta uno sguardo per capire che questa Eleonora Alvarez de Toledo, dall’alto di una notevole ed innegabile alterigia e di un supremo distacco, è pienamente consapevole della sua origine quasi regale (è la figlia del ricchissimo ed influente viceré spagnolo di Napoli) e che il suo matrimonio fiorentino, tutto sommato, non è stato un affarone.