lunedì 30 aprile 2012

LA CITTA’ DEL MEDIOEVO

 

Oltre trenta i siti del centro storico interessati, almeno 400 gli artisti di strada, compreso i figuranti e gli interpreti di questo viaggio nel tempo, poi allestimenti storici in abiti d'epoca e la riproposizione di antichi mestieri, 100 stand, artigianato, degustazioni, prodotti tipici. E poi, ancora, in sinergia con Coldiretti Salerno, migliaia di piante, fiori, essenze, ricette e il ritorno della «Mascotte Arborea» della fiera, la Calendula: pianta simbolo della gloriosa e millenaria Scuola Medica Salernitana. La Fiera del Crocifisso Ritrovato, ha il pregio di far convergere in città i migliori gruppi di rievocazioni storiche esistenti in Italia. Tra le novità di quest'anno c'è stato "Il matrimonio medievale", a cura di Monna Cinzia da Fabriano e il gruppo"Arcieri storici della Turris Major". Dalle frecce infuocate, al tiro in formazione, dai combattimenti degli arcieri al tiro a bersaglio: Gli arcieri storici del gruppo "Turris Maior" con le dimostrazioni di tiro sia statico che dinamico, frutto di una lunga e approfondita ricerca storica condotta dai membri del gruppo stesso, in tutti i tipi di rievocazione storiche, in ambito nazionale ed internazionale. Reduci della partecipazione alla Fiera della Basilicata, per la prima volta ci saranno anche gli arcieri salernitani di Avalon, che faranno dimostrazioni di tiro con l'arco per i bambini.

Per tutto quello che è successo il programma completo sul sito internet www.fieradelcrocifissosalerno.it

La storia

La Fiera del Crocifisso, che per tradizione si svolge ogni venerdì di marzo, a meno che questo non cada di Venerdì Santo, trarrebbe origine dalla venerazione di un'antichissima Croce lignea, che si trovava nella chiesa dei Padri Olivetani, nel Monastero di san Benedetto. A questa Croce, infatti, si attribuiva la miracolosa conversione di un famoso alchimista salernitano, tale Pietro Barliario, vissuto tra l'XI e il XII secolo. Leggenda vuole che un giorno, mentre il mago si trovava fuori di casa, due suoi nipoti, Fortunato e Secondino, entrati nel suo laboratorio aprissero casualmente un libro di negromanzia; atterriti nel vedere quei caratteri indecifrabili e quei nomi di demoni, i due sventurati fanciulli furono presi da tale spavento che caddero a terra morti. Il mago, fuori di sé per il dolore, bruciò quel libro infernale e corse alla Chiesa dei Padri Olivetani per implorare il perdono del Cristo Crocifisso. Qui, dopo tre giorni e tre notti di lacrime e preghiere, ecco il miracolo: la testa del Salvatore, staccandosi dalla croce, si piegò leggermente verso di lui e aprì gli occhi, in segno di perdono. La notizia del miracolo, una folla di pellegrini si riversò nella chiesa di San Benedetto e continuò a farlo nei venerdì di marzo, consacrati alla celebrazione della Croce, fino a quando il convento e la chiesa non vennero requisiti dal sindaco Luciani, per uso militare.Per anni, la sede della Fiera subì vari trasferimenti: prima si tenne a via Mercanti e via Portanova; poi, si allargò verso corso Vittorio Emanuele, quindi si spostò a piazza Casalbore, a piazza della Concordia, a Torrione, a Mariconda, alle spalle dello stadio Arechi.

la leggenda di Pietro Barliario

sabato 28 aprile 2012

IL CROCIFISSO RITROVATO

 

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Come improvvisamente viaggiare nel tempo e trovarsi in pieno Medioevo, quello bello, bellissimo?

Arcieri, armieri, artigiani del legno, massaie della seta, cestiste, artiste del cuoio o abili modellatori della terracotta, che realizzano Elfi così realistici che ci si potrebbe parlare; donne dorate che sono sospese nel vuoto e ti tengono stretta la mano per farti vincere lo stupore e il timore... E poi un magico cappellaio... Ma si... quello fosse trasbordato direttamente dal Paese delle Meraviglie di Alice. Eppure il pizzicotto la nostra inviata speciale Rossella se l'è dato più di una volta, ma era sempre lì: fra i bachi per la seta e le larve voraci di foglie, fra i vetrai e gli speziali o gli artigiani dell'olio, quello vero, quello buono che non sai se bere o masticare...

Il centro storico di Salerno non era mai stato così bello, grazie all'intuito di chi ha voluto fortemente questa che chiamiamo Fiera ma che è una magia vera e propria...

di chi crede che in questi periodi di tasse, tagli, riforme, governi tecnici, una comune famiglia, un piccolo nucleo come tanti vuole semplicemente fare un timido passetto indietro, divertirsi, sorridere insieme, ritrovare quel gioco di ruolo del sognare ad occhi aperti, meravigliarsi ancora e... chissà.... magari non darsi mai e poi mai quel accidenti di pizzicotto.

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venerdì 27 aprile 2012

IL PICCOLO GRANDE

 

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Se il Piccoletto fosse ancora vivo, domani compirebbe cent’anni. Ma chi se n’è ricordato? Non certo Roma, la città dove Renato Rascel visse fino alla morte, avvenuta nel 1991. Sarà Torino, dove l’attore e cantante era nato per caso il 27 aprile 1912, a dedicargli retrospettive di film, mostre, convegni, concerti, spettacoli. E sarà una celebrazione in grande stile fino a dicembre per il poliedrico artista che tra cinema, dischi, teatro musicale, radio e tv in bianco e nero è stato un gigante dell’intrattenimento.

da  Il Messaggero

RASCEL

Dall’avanspettacolo alla rivista, dalla commedia musicale alla prosa, dal cinema alla radio poi alla televisione. Renato Rascel è stato un artista straordinario che con la sua maschera astratta e sconclusionata ha fatto scoprire agli italiani il gusto della vera demenzialità.

www.renatorascel.it

www.italiamemoria.it/rascel/rascel.htm

giovedì 26 aprile 2012

MERCI BEAUCOUP

 

Mina, Raffaella Carrà e Renato Rascel, rievocando la commedia musicale, si esibiscono in "Merci beaucoup" tratto dallo spettacolo "Attanasio cavallo vanesio", nei panni delle Peter Sisters, durante Milleluci nel 1974.

MILLELUCI. È considerato uno dei migliori spettacoli della storia televisiva italiana, sia per la formula che per l'idea, piuttosto ardita per l'epoca, di far condurre la trasmissione a due primedonne dello spettacolo italiano. Inoltre ebbe un enorme share di pubblico e ascolti.

  • La sigla di apertura, cantata e ballata dalla Carrà, era Din don dan;
  • La sigla di chiusura, interpretata da una Mina "fatale" accompagnata dall'armonica a bocca di Toots Thielemans era la famosa Non gioco più.

Stava per finire un’epoca. Mina lo fece capire con la sua sigla finale. Quel pezzo Non gioco più, , sarebbe stato il suo messaggio d’addio ai teleschermi.

mercoledì 25 aprile 2012

UN 25 APRILE

 

I Grifoni e Italo

Un 25 aprile movimentato per i Piccoli Grifoni.  Ospiti dell'Avv. Cammarota, gentilissimo e simpatico Commissario Provinciale di Futuro e  Libertà (grazie alla mediazione della bella assistente Veronica), alla Sala Moka di Salerno hanno assistito alla Conferenza Stampa che vedeva l' On.le Luigi Muro coordinatore regionale FLI e On.le Italo Bocchino vice presidente nazionale Fli, presentare la petizione LISTE PULITE di rilievo e caratura nazionale.  Dopo gli incisivi interventi dei tre relatori, poco prima della fine, è stata dedicata una breve ma intensa parentesi ai nostri piccoli giornalisti che hanno comunicato con Italo, disponibile e cordiale, che non ha mancato di elogiare la "Dante Alighieri" di Roma, invidiataci in tutto il mondo.

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La parola a lui dedicata è stata "digesto" che vuol dire "gradito".

Ed Italo ha letto molto bene il Canto X del Paradiso di Dante, con gradimento di tutti i presenti.  Emozionati ma soddisfatti, i Piccoli Grifoni hanno, poi fatto una bella passeggiata a Lungomare di Salerno, confortati da un maxi gelato.

I Grifoni e il gelato 2

Bocchino, Italo. - Uomo politico italiano (n. Napoli 1967). Dopo la laurea in giurisprudenza, si è dedicato dapprima al giornalismo e poi alla politica. Dal 2010 è capogruppo di Futuro e Libertà per l’Italia (gruppo parlamentare nato a seguito della rottura dell’alleanza fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini), ma ha alle spalle una lunga carriera come deputato per il PDL (legislature XIII, XIV, XV), conclusasi con il voto di sfiducia  al IV governo Berlusconi (14 dic. 2010).

venerdì 13 aprile 2012

BOHEMIAN RHAPSODY

 

"È diventata un'abitudine mattutina quella di cantare Bohemian Rhapsody dei Queen mentre andiamo in macchina verso la scuola. A seconda del traffico che c'è, sappiamo a che punto della strada far partire il brano, per arrivare a destinazione proprio quando la canzone finisce"

The official 'Bohemian Rhapsody' music video. Taken from Queen - 'Greatest Video Hits 1'. Please favourite/like and subscribe! Lyrics below:

Official Queen Channel

La band, conosciuta come una tra le più importanti della scena musicale internazionale, ha venduto tra i 150 ed i 300 milioni di dischi; tra le più importanti canzoni del quartetto si ricordano Bohemian Rhapsody è inserita sia da critici sia da sondaggi popolari tra le migliori canzoni di tutti i tempi ….

domenica 8 aprile 2012

E’ ANDATA COSI’…

 

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Stavolta è stata bassa (La Pasqua), però Pasqua è sempre Pasqua: sole, cielo terso, uova di cioccolato, colombe con canditi che a chi non piacciono deve ridurre la fetta del dolce un mucchio informe di briciole per andare a stanarli, pulcini gialli, coniglietti bianchi, e fiori di ciliegio e mandorlo che sbocciano e diffondono il loro bouquet nell’aria frizzantina della primavera. Comunque siano andate le cose…Auguri.

lunedì 2 aprile 2012

INFORMARSI ONLINE

 

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Internet si presta a molti usi, tra cui la lettura dei quotidiani, online. Coinvolge circa due utenti su tre. Il 40% dei cittadini considerati complessivamente. Lo stile di lettura non è però uguale per tutti.  Si possono individuare quattro tipi: il 12% legge solo i quotidiani online. Il 35% solo quelli cartacei. Il 29%, invece, si informa sia sui siti dei quotidiani che attraverso la copia tradizionale. Infine, un cittadino su quattro non legge né online né offline. 

I giovani, compresi i giovanissimi, si distinguono per leggere online. Studenti ma anche operai.  I soggetti più anziani preferiscono il quotidiano acquistato all'edicola.

INFORMAZIONE NAZIONALE

INFORMAZIONE SPORTIVA

domenica 1 aprile 2012

IL CALCOLO DELLA PASQUA

 

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Il plenilunio (o Luna piena) è la fase della Luna durante la quale l'emisfero lunare illuminato dal Sole è interamente visibile dalla Terra. Questo succede perché la posizione del satellite è opposta a quella del Sole rispetto alla Terra. In questo modo la Luna risulta visibile per l'intera notte.

Il calcolo del giorno di Pasqua si è risolto solo nel 325 con il Concilio di Nicea. In questa occasione si stabilirono dei criteri fondati sui dati delle Sacre Scritture.   Si stabilì così che la Pasqua cristiana sarebbe stata celebrata la domenica seguente il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, giorno che coincide con l’inizio dei festeggiamenti della Pasqua ebraica che dura per 8 giorni. Quindi, se il 21 marzo è luna piena e cade di sabato, la Pasqua sarà celebrata il giorno seguente, ovvero il 22 di marzo. Se invece il primo plenilunio è di domenica la Pasqua sarà festeggiata la domenica successiva.

Ecco i criteri in base ai quali si calcola il giorno di celebrazione della Pasqua:

  • la Pasqua deve cadere la prima domenica seguente il primo plenilunio di primavera;
  • per determinare la data, in occasione del Concilio di Nicea, venne adottato il ciclo astronomico del greco Metone, vissuto nel V secolo avanti Cristo;
  • come base per il computo, si usa il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e della risurrezione di Gesù.