sabato 14 novembre 2015

Spiegarlo i bambini

 

peace 4 paris

"Perché esiste la guerra è una domanda a cui non si riesce mai a rispondere veramente,"

"È impossibile rispondere in quelle poche parole che di solito i genitori usano per rispondere a domande come questa.

E a scuola non ti insegnano di certo perché esiste la guerra.

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Siamo in guerra? Ora l’Isis arriva anche in Italia, a Roma? Possiamo uscire o è meglio stare in casa? Il weekend del terrore, con le notizie tragiche che arrivavano da Parigi, è finito, oggi si è tornati a scuola, ma il rientro alla normalità con i suoi riti - lo zaino, la colazione, il ripasso dei compiti - inevitabilmente non è quello di un lunedì qualunque. In famiglia c’è stato il primo tentativo di tranquillizzare i figli, poi stamattina agli insegnanti il non facile compito di rispondere alle domande, specie se i loro alunni sono i bimbi delle elementari, intorno ai 9-10 anni, quelli che fanno le domande più dirette e che nel loro semplificare ci possono mettere in difficoltà.

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Diciamo ai nostri bambini che loro stessi devono essere l’esempio della convivenza: la scuola, con i compagni che arrivano ormai da tante parti del mondo, è la testimonianza di come si può vivere insieme pur nella diversità di cultura. Bisogna conoscersi e parlarsi, queste sono le nostre risposte alla barbarie. Per bambini intorno ai 10 anni è poi fondamentale sentirsi protetti, anche concretamente, per questo abbracciarli è la cosa migliore e più semplice che possiamo fare. E poi uscire, essere normali, la vita continua e dal dolore di questi giorni può nascere l’amore, come si è visto per le tante manifestazioni di partecipazione e cordoglio in tutto il mondo. Chiudersi in casa, aver paura degli altri non serve se non a terrorizzarci di più.

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