…I Piccoli Grifoni intervistando Raffaele Paganini, hanno scoperto il libro che ha letto durante la sua infanzia...
“I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift è spesso ritenuto a torto un libro da ragazzi, una bella favola buona per il divertimento dei bambini. La realtà è ben diversa.
Questo romanzo, che è sicuramente uno dei più famosi della letteratura mondiale, è una critica forte e a tratti spietata della società europea e dell’umanità in generale da cui trapela il profondo pessimismo dell’autore.
Ciò che rende sopportabile il pessimismo terribile dei discorsi di Gulliver è lo humor, a volte ironico a volte sarcastico, con cui l’autore narra ogni avventura.
COMINCIA COSI’…
…Lemuel Gulliver è un chirurgo che decide di intraprendere dei viaggi, spinto da necessità economiche dopo la morte del maestro. Decide quindi di partire e il 4 Maggio 1699. Partì da Bristol. Durante il viaggio, all’altezza delle Indie occidentali un forte nubifragio li colpì e Gulliver è spinto dalle onde in una spiaggia, su cui si addormenterà. Si risveglia il mattino dopo tutto legato a terra, e circondato da tantissimi piccoli uomini, 1/6 della grandezza di Gulliver. Dopo i primi chiarimenti Gulliver otterrà una casa e, dopo i suoi tanti servigi all’imperatore, tra i quali aver rubato le navi del nemico paese di Blefusco, in guerra con Lilliput circa il verso in cui rompere le uova, anche la libertà. Ma proprio una certa amicizia dimostrata con gli ambasciatori di Blefusco e l’eccessiva ambizione dell’imperatore, oltre ad una notevole spesa economica per il suo sostentamento, crearono un’atmosfera di malignità, "tipica delle corti settecentesche": il rapporto con l’imperatore e soprattutto con l’imperatrice stava sempre peggiorando e Gulliver, avvisato di un complotto da un funzionario amico, coglierà l’occasione di un viaggio di riverenza a Blefusco per fuggire. Accolto molto bene, gli verrà costruita una barchetta, con la quale sarà in grado di tornare in Inghilterra, ripescato da una nave, con qualche piccolo animale del posto…
Nessun commento:
Posta un commento