L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha diffuso un cortometraggio di circa 7 minuti intitolato “Ambition”. I due protagonisti della storia si trovano su un pianeta extraterrestre e discutono di alcuni temi come la presenza di acqua sui pianeti e l’origine della vita, che sono anche alcuni degli argomenti al centro della missione della sonda Rosetta, spedita dall’ESA verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko per studiarne le caratteristiche. Secondo diverse teorie, infatti, le comete aiutarono a portare l’acqua sul nostro pianeta, e forse anche gli ingredienti necessari per formare la vita.
Dopo un viaggio durato 10 anni, mercoledì 6 agosto 2014 la sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è entrata nell’orbita della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, che si trova a oltre 400 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Le comete sono corpi celesti di solito piccoli, simili agli asteroidi, ma formati quasi completamente da ghiaccio. Non era mai successo prima nella storia che un oggetto costruito dall’uomo entrasse nell’orbita di una cometa: per farlo la sonda ha terminato una serie di complicate manovre e grazie ai risultati ottenuti potrà seguire a distanza ravvicinata e girare intorno a 67P/Churyumov-Gerasimenko, studiandone le caratteristiche. Se qualcosa fosse andato storto, l’intera missione sarebbe fallita.
La sonda rilascerà a novembre del 2014 il lander Philae, che raggiungerà la superficie della cometa. Inoltre, seguirà la cometa nel suo viaggio verso il perielio, studiando i processi che conducono alla formazione ed evoluzione della coda e della chioma della cometa. Intanto si è fatta una stima della sua massa, sembra che pesi circa dieci miliardi di tonnellate.
Rosetta fu lanciata nel 2004 e da allora ha viaggiato per 6,4 miliardi di chilometri, seguendo un percorso alquanto tortuoso, che ha però permesso di sfruttare la spinta data dalle orbite di alcuni pianeti per i suoi spostamenti. Rosetta ha compiuto tre passaggi ravvicinati (in termini astronomici, quindi non così vicini) alla Terra e uno a Marte. Alimentata da una serie di batterie collegate a un sistema di pannelli solari, ha compiuto parte del viaggio da spenta per risparmiare energia. Fu quasi completamente disattivata nel 2011 mentre si trovava a circa 800 milioni di chilometri dal Sole e alle spalle dell’orbita di Giove, perché troppo distante dalla nostra stella per ricevere energia. La sonda si è risvegliata alla fine dello scorso gennaio, con sollievo da parte dei ricercatori dell’ESA che non ne avevano più notizie da circa 31 mesi. Grazie a un timer interno, Rosetta ha riattivato i suoi sistemi, orientato la sua antenna verso la Terra e infine inviato un segnale, confermando di essere regolarmente operativa. Al momento del risveglio si trovava a 9 milioni di chilometri dalla cometa, ora la sua distanza è di circa 100 chilometri.
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