Visualizzazione post con etichetta viaggiare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta viaggiare. Mostra tutti i post

domenica 27 novembre 2016

Before The Flood

 

Microsoft Word - BEFORE THE FLOOD Press Notes Final Version

Before the Flood, Punto di non ritorno nella sua versione italiana ), è un documentario diretto dal regista Fisher Stevens, che vede Leonardo DiCaprio viaggiare in ogni angolo del mondo incontrando autorità e personaggi illustri per comprendere e spiegare il fenomeno del climate change, le sue attuali conseguenze e i possibili catastrofici scenari futuri, da scongiurare attraverso un’azione decisa, immediata e collettiva, da attuare su scala globale.

“Non possiamo permetterci, in questo momento critico della storia, di avere leader che non credono nella scienza moderna dei cambiamenti climatici”

http://leonardodicaprio.com/

venerdì 8 luglio 2016

Bonjour Paris

 

BonjourParis1

“I spent two weeks in Paris this summer exploring the city and capturing many of the touristy things to do. I shot all time and hyper-lapses on a Sony A7s with three lenses (Canon 16-35mm f/2.8, Canon 24-105mm f/4, and Tamron 150-600mm f/5-6.3). All shots were done either handheld or on a tripod.”

http://www.tylerfairbank.com/

sabato 5 dicembre 2015

The Best Of Web 2015

 

the best

Statistics Compilation:
Musics: 7
Videos: 506
FX Sounds: 365
Work Hours: 260

Music in Order:
1- Angels Of Destiny - Really Slow Motion
2- From Now On - Worakls
3- Reykjavik - Joachim Pastor
4- Coeur De La Nuit - Ferdinand Dreyssig & Marvin Hey
5- Monody - The Fat Rat (Feat. Laura Brehm)
6- Adventure - Maurice Lessing
7- Levitate - DJ Abbic

Luc Bergeron:
Montréal, Canada

The playlist of 506 videos used for BOW8

 

giovedì 19 novembre 2015

Si Vola

 

airplano

AirPano, un collettivo di fotografi russi sorvola le grandi città e le aree selvagge della Terra scattando foto spiazzanti. Ecco il mondo visto da droni, aerei, elicotteri e mongolfiere.

airplano2

http://www.airpano.com/360-videos.php

martedì 7 luglio 2015

Il mondo da lassù

 

Roma, Italia<br /><br />(Google Earth View)

Dalla scoperta dei relitti nell'oceano alle città in 3D in tutto il mondo, puoi esplorare una vasta raccolta di tour, video e immagini creati da Google Earth e dai nostri partner.

…vola qui

Al Ahsa, Arabia Saudita<br /><br />(Google Earth View)

Provincia di Mariscal Nieto, Perù<br /><br />(Google Earth View)

Valle d'Aosta, Italia<br /><br />(Google Earth View)

Washington, DC, Stati Uniti<br /><br />(Google Earth View)

venerdì 3 luglio 2015

Il Nostro Patrimonio

 

San-Giovanni-degli-Eremiti

La lista del Patrimonio Mondiale include 1007 siti che formano parte del patrimonio culturale e naturale. La Commissione per il Patrimonio Mondiale considera che tali siti abbiano un valore universale. L’UNESCO ha finora riconosciuto un totale di 1017 siti (788 beni culturali, 197 naturali e 32 misti) presenti in 163 Paesi del mondo.
Attualmente l'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti(51) inclusi nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.

L’itinerario arabo-normanno è patrimonio Unesco

La bellezza siciliana arabo-normanna è patrimonio dell’umanità. Il fascino delle cattedrali di Palermo, di Monreale e Cefalù, le cupole della chiesa di San Giovanni degli Eremiti e quelle della Martorana, lo splendore di Palazzo Reale, la sede del parlamento più antico d’Europa, hanno convinto la commissione dell’Unesco, riunita venerdì 3 luglio a Bonn, ad iscrivere l’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù nella World Heritage List.

palermo-cattedrale

Candidata per «il sincretismo culturale rappresentato dall’architettura arabo-normanna di Palermo e delle cattedrali di Cefalù e Monreale», la Sicilia conquista così il settimo riconoscimento dell’Unesco e il primato di regione con il più alto numero di siti elevati a patrimonio dell’umanità. Si tratta di un titolo che arriva a distanza di qualche anno, da quando nel 2010 l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, raccolse la proposta della commissione Unesco Italia di lanciare la candidatura. Tra i siti dell’itinerario il Palazzo dei Normanni di Palermo, chiamato anche Palazzo Reale, sede dell’Assemblea regionale siciliana. È uno dei monumenti più visitati nell’isola. Il palazzo è la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia e sede imperiale con Federico II e Corrado IV. Al primo piano sorge la Cappella Palatina.

IMG20110526162309215_900_700

La chiesa di San Giovanni degli Eremiti sorge nel centro storico di Palermo, nei pressi del palazzo dei Normanni. L’edificio rimanda alla concezione spaziale delle moschee islamiche e tale richiamo all’Oriente viene ancor più enfatizzato dalle cupole di colore rosso acceso. Le origini della chiesa risalgono al VI secolo, durante la dominazione araba fu trasformata in moschea per essere poi nuovamente consacrata all’antico culto da Ruggero II che, intorno al 1136, affidò la costruzione ai discepoli di Guglielmo da Vercelli. Pesantemente manomessa nel corso dei secoli è stata ripristinata intorno al 1880, dall’architetto Giuseppe Patricolo.

Chiesa-S-maria-dellammiraglio-o-Martorane-a-chiesa-di-San-cataldo

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio venne fondata su di un terrapieno per volere di Giorgio d’Antiochia, Grande Ammiraglio del Regno di Sicilia sotto Ruggero II per ringraziare la Madonna per la protezione concessagli. La chiesa era già costruita nel 1143 e venne terminata nel 1185. Nel 1282 la chiesa fu la sede nella quale venne offerta la corona di Sicilia a Pietro d’Aragona dopo i Vespri. Nel 1435 venne ceduta alle monache benedettine del convento adiacente, fondato nel 1194 da Eloisa Martorana, da cui il nome con cui è comunemente conosciuta.

2m60apg

Il palazzo della Zisa (dall’arabo al -Azīza, ovvero “la splendida”) sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all’interno del parco reale normanno. Le prime notizie, indicanti il 1165 come data d’inizio della costruzione della Zisa, sotto il regno di Guglielmo I (detto “Il Malo”), ci sono state tramandate da Ugo Falcando nel Liber de Regno Siciliae.

Palermo_Cuba01

Il ponte dell’Ammiraglio è un ponte a dodici arcate di epoca normanna visibile dall’attuale corso dei Mille a Palermo. Venne costruito intorno al 1113 per volere di Giorgio d’Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II, per collegare la città ai giardini posti al di là del fiume Oreto. Ancora oggi nella piazza, denominata piazza Scaffa, rappresenta un monumento simbolo del collegamento tra il centro città e la zona periferica Brancaccio.

21765-800x529

Il duomo di Cefalù, secondo la leggenda, sarebbe sorto in seguito al voto fatto al Santissimo Salvatore da Ruggero II, scampato ad una tempesta e approdato sulle spiagge della cittadina. La vera motivazione sembra piuttosto di natura politico-militare, dato il suo carattere di fortezza.

cultura_cqyj8_T0

Cattedrale di Monreale, Il complesso monumentale, costituito dalla Basilica, dal Convento con il Chiostro e dal Palazzo reale, venne fatto costruire nel XII sec. dal giovane re normanno Guglielmo II detto “Il Buono”. La chiesa è famosa per i ricchi mosaici bizantini che ne decorano l’interno.

www.unesco.it/cni/

http://whc.unesco.org/

i siti Unesco Italiani:

lunedì 29 giugno 2015

La Ballata dei Gigli

 

 DSC_0028-1

A Nola per assistere alla tradizionale ballata dei gigli e della barca che si  è tenuta  il 28 giugno.

DSC_0030-1

La festa ha origini antichissime quando un 26 giugno della prima metà del V secolo San Paolino, inventore delle campane, ebbe il merito di salvare un nolano ridotto in schiavitù da alcuni barbari che in quel periodo depredavano e devastano le campagne campane. Il Vescovo si recò fino in Africa per cercare di salvare l’uomo e per sostituirsi a lui, ma i vandali, una volta scoperta la vera identità del prelato, decisero di riaccompagnare a Nola entrambi gli uomini.

DSC_0038-1

La leggenda narra che nel 431 la città abbia accolto il Vescovo al suo rientro con dei gigli e da quel momento ogni anno si ricorda quell’avvenimento con la ballata dei Gigli.

DSC_0066-1

Oggi le torri in legno, svettano fino a 30 metri, sono rivestite di cartapesta “d’autore” – che riproduce temi storici, religiosi o anche di attualità e portano l’appellativo dei mestieri: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Barca (sulla quale “salgono” San Paolino e “o’ Turco” che accompagnò il Santo in patria), Beccaio, Calzolaio, Fabbro, Sarto. Il “ballo” dei gigli si celebra il 22 giugno, se domenica, o la domenica successiva. Ma il punto di forza della Festa dei Gigli, è la “paranza”.   Baldi giovani pronti a farsi venire la gobba pur di avere l’onore di portare a spalla, in giro per la città, le pesantissime torri (30 quintali circa).

DSC_0140-1

Il compito di “dirigere l’orchestra” è affidato al “capoparanza”, nominato dal “Maestro di Festa”, ovvero il rappresentante di ciascuna delle otto corporazioni. Dopo diversi giorni dedicate alle prove, arriva il sabato in cui, dopo la celebrazione della messa, i mastodontici gigli vengono portati in giro per le viuzze della città, con un percorso sempre uguale ormai da secoli. La perizia della paranza viene messa alla prova con giri di 180 o 360 gradi e sobbalzi al grido “cuoncio cuoncio e jetta” del capoparanza, che lascia cadere a terra il giglio cercando di far vibrare il meno possibile la punta dello stesso.

DSC_0153-1

Per l’occasione i muri delle vie della città vengono dipinti di bianco, in modo da segnalare con grande evidenza, gli urti delle torri, che penalizzano la squadra che li provoca. Ai giudici, disseminati lungo tutto il percorso di gara, spetta il compito di valutare e votare la migliore paranza, ovvero quella che fa danzare meglio il giglio. Al passaggio dell’ultimo, che porta il nome del Sarto, si arriva sempre alle otto del mattino del giorno dopo quando la festa prosegue prima con “’a strusciata”, ovvero uomini e donne non di paranza strisciano i gigli lasciati da via Vitale fino a piazza del Duomo, e poi con“’o colpo ‘e core”, ovvero quando i gigli vengono spogliati dei rivestimenti e smontati dopo alcuni giorni di sosta in piazza.

DSC_0238-1

 

La Rete delle grandi macchine a spalla italiane è un'associazione, nata nel 2006, che include quattro feste religiose cattoliche italiane (la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Festa dei Gigli di Nola la Varia di Palmi e la Faradda di li candareri di Sassari). Dal 2013 la rete è inserita nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'UNESCO.

DSC_0283-1

grazie a Carmen (la Zia Grifona) per il materiale fotografico

a seguire altri scatti

mercoledì 24 giugno 2015

Annoiata !!

 

annoiata

Un po' annoiata, ma sempre magnetica, la tigre nel Bioparco di Roma

(Afp/Tiziana Fabi)

http://www.bioparco.it

all’inizio lo zoo di Roma  fu interamente progettato da Carl Hagenbeck, all'epoca famoso addestratore, che aveva già aperto uno zoo ad Amburgo. Infatti il parco aveva lo stesso stile di quello tedesco: canali e fossati al posto delle sbarre, ed ampi spazi verdi.

La prima idea di trasformare lo zoo in un bioparco fu presentata la prima volta nel 1994. Nel 1997 fu presentato il progetto di come avrebbe dovuto presentarsi nel futuro il parco; questo seguiva i principi enunciati dalla Gilman Foundation e conteneva le linee guida per i futuri sviluppi.

www.facebook.com/amicidelBioparco

martedì 24 marzo 2015

Caminito del Rey

 

1339583694_extras_ladillos_2_0

Il Caminito del Rey (Sentiero del re) è un percorso costruito lungo le pareti del Desfiladero de los Gaitanes a El Chorro, vicino a Álor (Málaga).

Si tratta di un passaggio pedonale di 3 km con lunghe rampe larghe appena 1 m sospese fino a 100 m di altezza sul fiume, su delle pareti praticamente verticali. Si trovava in condizioni fatiscenti, quasi tutto il percorso privo di balaustre e c'erano dei tratti crollati dove restava solo la trave di supporto. Tutti questi fattori hanno contribuito alla nascita di una leggenda nera in seguito alla morte di alcuni escursionisti che avevano cercato di attraversarlo. Attualmente è in via di ristrutturazione e riaprirà al pubblico nella Primavera 2015.

caminito-del-rey

Gli amanti del trekking e del brivido esultano. Dopo un periodo di restauro voluto dalle autorità provinciali di Malaga, la primavera 2015 vede la riapertura del «Caminito del Rey» (Sentiero del re), amato dagli escursionisti per la sua spettacolarità, ma anche definito il sentiero più pericoloso al mondo. I lavori di ripristino sono iniziati a marzo 2014

www.caminitodelrey.info/en/#3

giovedì 19 febbraio 2015

Lo Sfregio

 

barcaccia

E' stata riconsegnata solo qualche mese fa, bianca e pulita, dopo un anno di restauri costati circa 200mila euro, la Barcaccia, capolavoro seicentesco di Pietro Bernini, presa d'assalto e danneggiata dai tifosi olandesi del Feyenoord.

Il gioiello, che si trova ai piedi della scalinata di Trinita' dei Monti, impreziosisce piazza di Spagna, interamente pedonale dal 4 agosto scorso. E' il primo esempio di fontana concepita interamente come un'opera scultorea, allontanandosi dai canoni della classica vasca dalle forme geometriche. La Barcaccia deve il suo nome, secondo una versione popolare molto accreditata, alla presenza sulla piazza di una barca in secca portata fin li' dalla piena del Tevere del 1598.

barcaccia1

L'opera fu commissionata nel 1627 da papa Urbano VIII Barberini, che la volle ai piedi della scarpata su cui sorgeva la chiesa della Trinità dei Monti, quando ancora la celebre scalinata non era stata eretta. Alla sua costruzione non si esclude abbia partecipato anche il figlio di Pietro, Gian Lorenzo Bernini. L'opera, infatti, potrebbe essere stata ultimata da quest'ultimo dopo la morte del padre nel 1629.

lo sfeggio

La fontana e' composta da una vasca a forma di imbarcazione che raccoglie l'acqua che fuoriesce da due grandi soli - collocati internamente allo scafo a prua e a poppa - e quella che zampilla da un piccolo catino centrale. L'acqua straripante dai fianchi della barca, aperti in modo da offrire l'impressione che stia affondando, viene raccolta da un bacino sottostante nel quale confluiscono anche i getti provenienti da bocche di finte cannoniere poste all'esterno della prua e della poppa, ai lati dei grandi stemmi papali caratterizzati dalle api, simbolo della famiglia Barberini. 

La Barcaccia

mercoledì 18 febbraio 2015

Atlante della bellezza

 

noric

"Ho girato il mondo ritraendo le donne nel proprio contesto. In questa società in cui tutto sembra ormai omologato e globalizzato, voglio che il mio Atlante della Bellezza testimoni come la ricchezza di ognuno sta nella sua diversità. Per questo le donne che ho ritratto sono bellissime perché specchio della propria civiltà: perché la bellezza è un valore universale, non ha colore, non ha religione, non ha confini, non ha etnia".

noric 1

Una storia nella storia quella di Mihaela Noric, una fotografa originaria della Romania, che un giorno ha deciso di "lasciare il suo noioso lavoro" per girare il mondo. Ha preso con sé lo zaino e una macchina fotografica. In testa un unico obiettivo: rintracciare la bellezza, immortalarla nella sua autenticità e nelle diverse forme in cui si presenta, custodirla per sempre in uno scatto.

noric 2

noric 3

noric 4

venerdì 2 gennaio 2015

Sul lago ghiacciato

 

Velke-Hincovo-pleso_ghiaccio_youtube_TomasN

In appena cinque giorni il video è già stato visto oltre 3 milioni di volte.

Camminare su un lago ghiacciato completamente trasparente, così da poter ammirare il fondale senza bagnarsi. È quanto hanno potuto fare due escursionisti sui monti Tatras, in Slovacchia. Le immagini sono state riprese da Tomas Nunuk, 38enne originario di Bratislava e secondo gli esperti di turismo locale ritraggono il lago Velke Hincovo Pleso. Il lago raggiunge una profondità massima di 53 metri e la sua superficie rimane ghiacciata per circa 270 giorni l’anno

Verità o bufala? L'illusione è talmente realistica che molti utenti hanno gridato al fake: come può uno strato tanto cristallino e apparentemente sottile, essere talmente resistente da sostenere il peso di un uomo? Lo YouTuber canadese Shawn G ha affermato, in un commento, di non aver mai visto uno specchio d'acqua ghiacciata tanto pulito (e di laghi ghiacciati, da quelle parti, se ne intendono). Un altro utente ha raccontato che l'ultima volta che si è imbattuto in qualcosa di simile, il ghiaccio si è rotto, facendolo cadere in acqua.

Prove a favore. Ma sono in molti a sostenere l'autenticità del video. Secondo alcuni si udirebbero distintamente gli scricchiolii del ghiaccio accompagnare la camminata di Nunuk. Altri affermano che l'attrezzatura dei due è così adatta, e lo sfondo così scenico e realistico, che il video non può che essere vero.

Ragioni scientifiche. Igor Ludma, esperto escursionista dalla Slovacchia, ha anche fornito una spiegazione del fenomeno che fa somigliare il ghiaccio a uno strato di vetro. Succede, scrive, quando le temperature precipitano da una situazione relativamente mite a picchi molto freddi, e allo stesso tempo non nevica (la neve tende a intorbidire le acque). Tutte condizioni che si sarebbero verificate nell'area dove è stato girato il video.

Caccia al lago. Quanto al nome del lago, Nunuk non ha fornito informazioni, ma chi conosce bene la zona crede di poter identificare nel misterioso specchio d'acqua il lago di Velke Hincovo Pleso (a 1900 metri d'altezza), che arriva a una profondità massima di 53 metri, e che rimane ghiacciato per gran parte dell'anno.

mercoledì 31 dicembre 2014

Il 2014 in 4 minuti

 

babbo-natale-distribuisce-regali-a-gazaorig_main

Il palestinese Samih Vadi distribuisce regali ai bambini nel quartiere di Shujaiyya, a Gaza, tra le macerie causate dal conflitto di luglio-agosto

Storie da 2014

Ci sono otto temi che secondo noi del Post Internazionale sono significativi per l'anno che volge al termine: dovreste conoscerli

Anche se non avete seguito diligentemente tutte le principali storie del 2014 - come per esempio che cos'è l'Isis, come si finanzia e cosa vuole, che a primo impatto può sembrare un tema di politica internazionale non alla portata di tutti -, leggendo questa nostra raccolta non avete bisogno di particolari letture preliminari o conoscenze approfondite.

Quello che dovreste sapere per il 2014 lo trovate qui, con storie fruibili da tutti, raccontate in presa diretta, e uno stile semplice e chiaro, che partono dal particolare e fanno emergere il quadro generale delle cose, mettendo i fatti sempre prima delle opinioni, senza giri di parole.

continua su Post Internazionale

sabato 20 dicembre 2014

Bonne fin d’année 2014

 

zapatou

The list of 233 videos used for this compilation:

Editing and Selection: Zapatou (Luc Bergeron)
Facebook page: http://on.fb.me/Y4bgqH

L’année 2014 fut une année remplie de moments touchants, partagés par les internautes du monde entier. Des simples moments de la vie, qui font de nous des êtres humains. Après avoir fait mon (Best of Web 7) déjà rendu à presque 3.5 millions de vues en 6 jours, j’ai réalisé qu’il manquait une revue de l’année. Une revue regroupant les vidéos les plus touchantes de l’année. J’ai donc créé la première édition!!! La musique est une composition de Cyra Morgan et je lui prédis plusieurs nouveaux fan :):):):) Bonne fin d’année 2014 !!!!!

mercoledì 17 dicembre 2014

Stormscapes

 

untitled

Il fotografo Nicolaus Wegner ha messo insieme un video montato in timelapse sulla formazione di alcune tempeste. Wegner ha anche abbinato la colonna sonora del video ad alcuni precisi momenti del video, come la formazione di un temporale. Il video contiene riprese effettuate negli Stati Uniti: precisamente, in Wyoming, Montana, South Dakota, Nebraska, e Colorado.

Stormscapes 2 from Nicolaus Wegner on Vimeo.

The first Stormscapes here (may ease you into the second one): vimeo.com/86112567

High plains storms are some of the most beautiful and wild in the world. I spent May - September 2014 photographing all types of severe weather in Wyoming, Montana, South Dakota, Nebraska, and Colorado. This time lapse project is a result of that effort. From rainbows to tornadoes, there is a little bit of everything in here.

Gear:
Canon 5dm2 and 6d
16-35m2
14mm Rokinon
70-200 f4L
tripods and remotes
a few spare pairs of clean underwear
Edited in Lightroom and After Effects

L’astronomo Phil Plait, su Slate, ha definito il video «uno dei migliori a tema meteorologico che abbia mai visto» e ha consigliato di guardarlo  «in alta definizione, a schermo pieno, a tutto volume».

lunedì 8 dicembre 2014

Cerca ancora

 

un anno di ricerche

un anno di ricerche

Il nostro paese si conferma un territorio particolarmente attento alle novità provenienti dal mondo tecnologico, come dimostrano le tante query inoltrate per iPhone 6 e la ricerca di chiarimenti su selfie e moduli NFC. La diffusione del virus Ebola è un altro argomento capace di suscitare un forte interesse, oltre agli incidenti che hanno coinvolto i piloti Michael Schumacher e Jules Bianchi. Quelli per fare barbecue, ciambelle, tortellini e sugo sono invece i tutorial più consultati, a dimostrazione dell’interesse rivolto dagli italiani nei confronti della cucina. C’è poi chi si affida a bigG per sapere perché si soffre o perché si arrossisce, oppure il motivo per cui oltre mezzo secolo fa ha preso il via la guerra in Vietnam…

giovedì 4 dicembre 2014

La Capsula del Tempo

 

time-capsule

"" The time capsule that was carefully dislodged from the cornerstone of the Massachusetts State House Thursday is 219 years old – thought to be the oldest in the state – and yet the world will have to wait a little longer to see how well its contents have stood the test of time.   In 1795, Gov. Samuel Adams, patriot Paul Revere, and William Scollay, a militia officer during the Revolution, buried the small box during a ceremony that started at Boston’s Old State House and proceeded to the grounds of what’s still known as the “New” State House. In 1855, the time capsule – then a baby, really, at 60 years old – was briefly unearthed during emergency repairs, and more items were added.""

È stata ritrovata a Boston, negli Stati Uniti, una capsula del tempo (cioè un contenitore nascosto per essere ritrovato più avanti nel tempo) risalente al 1795 e nascosta dentro a un blocco di pietra della State House, uno dei più antichi edifici pubblici della città. La capsula è verde e ha più o meno le dimensioni di una scatola per sigari: è stata scoperta durante alcuni lavori di ristrutturazione dell’edificio. Sebbene non si conoscesse la sua precisa collocazione, la capsula era già nota agli storici: con tutta probabilità è la stessa che venne disseppellita una prima volta nel 1855, durante un’altra ristrutturazione della stessa State House. Secondo gli storici, la capsula fu nascosta nel 1795, fra gli altri, da Paul Revere – noto artista e rivoluzionario americano della fine del Settecento – e Samuel Adams, all’epoca quarto governatore del Massachusetts.

CREIAMO LA CAPSULA DEL TEMPO

Puoi usare una capsula temporale per conservare le tue predizioni, o le tue speranze per un certo progetto. Una capsula temporale può essere semplice come una scatola di scarpe piena di oggetti, conservati (o dimenticati) su un alto scaffale per lungo tempo. Alcune capsule temporali invece sono create per durare molto tempo, nel qual caso è consigliato usare un contenitore di acciaio inossidabile, sigillato in modo appropriato. Ricorda che creare una capsula temporale da aprire in futuro, è un'avventura che coinvolge te e chi la aprirà. Assicurati che gli oggetti che inserirai sorprendano chi aprirà questo curioso forziere di storia. Segui questi passaggi per crearne una che sorprenda e soddisfi chiunque la apra.

Scegli gli oggetti da conservare. Chi aprirà la capsula, e che messaggio vorresti trasmettere loro? Questa è la parte più divertente! Gli oggetti da conservare non devono essere necessariamente di valore. Scegli invece degli oggetti che rappresentino l'epoca attuale. Qual è un oggetto unico di oggi? Tutto ciò che rappresenti lo spirito del tuo tempo è un buon candidato, ma potresti voler tenere in considerazione oggetti come questi:

  • Giocattoli o strumenti popolari.
  • Etichette o confezioni di cibi o altri prodotti. Includi il prezzo, se possibile.
  • Quotidiani o riviste che mostrino eventi importanti o mode influenti.
  • Fotografie
  • Diari
  • Lettere
  • Monete e Banconote
  • I tuoi oggetti preferiti
  • Vestiti e accessori alla moda
  • Messaggi personali
  • Oggetti che indichino l'attuale stato di progresso tecnologico.

OPPURE:

La capsula del tempo digitale, gratis e senza registrazione

Costruire una capsula del tempo gratis (o quasi)

E’ previsto il lancio del satellite KEO, appositamente concepito per contenente una capsula del tempo destinata ai terrestri del 52000 circa, quando la sua orbità sarà ormai diventata instabile a causa dell'attrito con l'atmosfera. Poiché il solo obiettivo del lancio è proprio quello di costituire una capsula del tempo orbitante, la quantità di dati che essa trasporterà, opportunamente incisi su DVD vetrosi resistenti alle radiazioni, è notevolmente superiore a quella di tutti i casi precedenti: ad esempio potranno essere memorizzate fino a quattro pagine scritte per ogni abitante della Terra.

lunedì 24 novembre 2014

Dove trovi Samantha ?

 

Answering media questions before Soyuz sim

Per seguire la vita di Samantha a bordo della Stazione c'è Avamposto42.esa.int, ricchissimo di dettagli e di chicche (anche su Facebook, presso Facebook.com/Avamposto42, e su Twitter, presso @avamposto42),

Before our Russian Segment final exam

e c'è il suo diario di bordo su Astronautinews.it; Samantha stessa è su Twitter (@astrosamantha), come lo sono i sui compagni di viaggio, Terry Virts (@AstroTerry) e Anton Shkaplerov (@AntonAstrey); Sam è anche su Facebook qui e su Google Plus qui.

Futura_logo_2014-01-14_V

La sua pagina ufficiale sul sito dell'ESA è Samanthacristoforetti.esa.int.

Tante bellissime foto sono e saranno su Flickr (www.flickr.com/photos/astrosamantha/).

Laying flowers at Yuri Gagarin's grave

E non perdetevi Friends in Space,  (è già attivo un account Twitter collegato: @Friends_InSpace).

samantha1

Per localizzare la Stazione Spaziale e conoscerne in anticipo i passaggi sopra la vostra zona ci sono NASA Spot the Station (mail), NASA SkyWatch, Astroviewer.net, Twisst, Heavens Above, N2yo.com.

dal Blog IL DISINFORMATICO

domenica 23 novembre 2014

Avamposto 42

 

avamposto42

La risposta alla “Domanda fondamentale sulla Vita, l’Universo e tutto quanto” è 42, rivela il super computer Pensiero Profondo, dopo averci pensato per sette milioni e mezzo di anni. Certo, come sanno tutti i fan della “Guida Galattica per gli Autostoppisti”, il romanzo di fantascienza umoristica di Douglas Adams, non è ben chiaro quale sia la domanda.

Ma poco importa: quando seppi che avrei fatto parte della Spedizione 42 sulla Stazione Spaziale Internazionale, alla gioia dell’assegnazione si unì un compiacimento divertito per questa coincidenza.

Nei mesi successivi, come spesso fanno gli astronauti europei, scelsi un tema a me caro da approfondire nelle attività di comunicazione della missione: la nutrizione. Volevo parlarne, perché nella mia storia personale l’acquisizione di poche, semplici conoscenze sull’interazione tra il cibo e il nostro corpo ha avuto un effetto molto positivo in termini di salute e benessere.

Vorrei che sempre più persone posseggano le semplici conoscenze necessarie per fare scelte alimentari consapevoli, che permettano di godere della vita pienamente e a lungo. Allo stesso tempo vorrei che sempre più persone conoscessero la sfida dell’esplorazione spaziale, un affascinante viaggio collettivo dell’umanità per allargare le possibilità della nostra specie.

Questi due mondi si incontrano su Avamposto 42. Vogliamo informare, con rigore, certamente, ma sempre con umorismo e uno sguardo divertito. È tutto più semplice di quanto sembri. Come dice la Guida Galattica: Niente Panico!

Samantha Cristoforetti

http://avamposto42.esa.int/

samantha

Samantha Cristoforetti ha iniziato a scrivere il suo Diario di Bordo nel luglio 2013, quando mancavano 500 giorni al lancio. Da giugno 2014 il Diario viene pubblicato in traduzione italiana qui su Avamposto42. La traduzione è a cura dell’Associazione Italiana per l’Astronautica e lo Spazio (ISAA). Se vuoi ripercorrere il percorso di addestramento di Samantha, puoi trovare tutti i Diari di Bordo precedenti al giugno 2014 su Astronautinews. Se invece preferisci leggere l’originale inglese, puoi trovarlo sul profilo G+ di Samantha.

 

Baikonur (Kazakistan), 22 novembre 2014

—Beh, questa è probabilmente la mia ultima nota del diario del conto alla rovescia (o forse la penultima). Oltre due settimane fa vi ho parlato degli esami finali a Star City. Nel frattempo, il conto alla rovescia è quasi arrivato a zero e presto verrà il momento di contare in avanti... dall’orbita!

Giusto per darvi qualche impressione (principalmente visiva) delle ultime settimane:

...a Mosca abbiamo partecipato alla tradizionale visita alla tomba di Gagarin sulla Piazza Rossa, dopo una conferenza stampa e una visita all’ufficio di Yuri Gagarin a Star City dove abbiamo firmato “il” registro

...martedì della settimana scorsa, dopo la tradizionale “prima colazione” in cui tutti si radunano intorno a un tavolo pieno di cibo, ma nessuno mangia, ci siamo imbarcati su un aereo per Baikonur per iniziare la quarantena

...il giorno dopo, ci siamo alzati presto per andare in auto verso il Cosmodromo a incontrare la nostra astronave: siamo entrati nel modulo di discesa sia con le tute da volo che con la Sokol, facendo pratica nello scendere dal modulo orbitale; abbiamo fatto prove di comunicazione radio; abbiamo controllato dove è stivato l’equipaggiamento di sopravvivenza; ci siamo familiarizzati con il veicolo spaziale

...abbiamo piantato degli alberi (ora Terry e io abbiamo i nostri alberi nel viale dei cosmonauti)

...abbiamo allenato il nostro corpo e il nostro sistema vestibolare sul tavolo inclinato e sulla sedia rotante

https://twitter.com/AstroSamantha/status/536023881803251712

...abbiamo firmato centinaia di fotografie

https://twitter.com/AstroSamantha/status/536024216684875776

...siamo andati a incontrare la nostra astronave un’altra volta; questa volta era già nel suo scudo protettivo e, dopo che siamo andati via, è stata trasferita all’edificio di assemblaggio del lanciatore per essere accoppiata al razzo

...abbiamo visitato il museo del cosmodromo e perfino la stanzette originali di Gagarin e Korolev

https://twitter.com/AstroSamantha/status/535354588757778432

...il nostro razzo è stato trasportato alla rampa

...abbiamo partecipato a una riunione con i rappresentanti delle squadre di ricerca e soccorso, centinaia di persone e dozzine di mezzi dislocati lungo la traiettoria al suolo della nostra ascesa fino al Pacifico per venire a soccorrerci in caso di necessità; e anche pronti a venirci in soccorso qui in Kazakistan se dovessimo avere bisogno di fare un atterraggio d’emergenza nelle due orbite successive.

...abbiamo avuto una riunione con il gruppo balistico, che ci ha dato le ultime informazioni dal suo settore.

Per spendere qualche altra parola su quello: se tenete conto anche dei secondi, potreste voler sapere che la partenza è stata spostata di un secondo alle 00:01:14 ora di Mosca (sono le 21:01:14 GMT [le 22:01:14 ora italiana---N.d.T], ma sulla Soyuz usiamo l’ora locale di Mosca), con un ritardo accettabile massimo di 10 secondi. Il razzo rimarrà acceso per 528 secondi, inserendoci quindi in un’orbita leggermente ellittica con un’altitudine media di 220km. L’angolo di fase sarà di circa 25°, cioè significa che saremo 25° dietro la Stazione. Visto che ci troveremo anche circa 200km più in basso, saremo più veloci e recupereremo (ecco della meccanica orbitale per voi). 25° è un po’ meno dell’angolo di fase ideale di 30°, così dovremo alzare la nostra orbita di un bel po’: non vogliamo raggiungere la Stazione troppo velocemente!

Circa 45 minuti dopo il lancio, e poi ancora 45 minuti più tardi, faremo delle accensioni del motore da più di 30m/s ciascuna che alzeranno la nostra orbita, questa è la magia della meccanica orbitale, e ci rallenteranno fino a una velocità più vicina a quella della ISS.

Più tardi avremo altre due piccole accensioni di correzione per regolarizzare completamente la nostra orbita e poi, a circa 3 ore e 45 minuti dal lancio, inizieremo la sequenza di rendezvous con la Stazione, alzando progressivamente l’orbita fino all’altitudine della Stazione e diminuendo la nostra velocità relativa (all’attracco, sarà solo di circa 8cm/s!). Più o meno nello stesso momento la Stazione manovrerà per ruotare di 180° e posizionare il segmento russo nella direzione del volo: nella porzione finale del rendezvous, voleremo in realtà davanti alla Stazione, così nell’avvicinamento finale le voleremo incontro.

L’attracco è pianificato per le 5:53 ora di Mosca (02:53 GMT [03:53 ora italiana---N.d.T.]), quando staremo per attraversare l’equatore al largo della costa occidentale del Sud America. Ma probabilmente attracheremo un po’ prima: una volta che saremo allineati e manterremo la posizione a 150m dal nostro boccaporto di attracco, molto probabilmente il Controllo Missione ci darà il permesso di eseguire il comando di avvicinamento finale un po’ in anticipo.

Fra l’altro, a causa dei lavori di manutenzione alla solita Rampa 1, lanceremo dalla Rampa 31. Visto che non possiamo partecipare al trasporto del razzo come equipaggio primario, la vedrò per la prima volta la notte del lancio... ehm, domani!

Ecco una foto della tradizionale benedizione del razzo questa mattina.
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.

Per saperne di più: http://www.astronautinews.it/tag/logbook/