"Sono secoli che gli uomini corrono dietro alle ragazze giovani. Per le donne questo è stato spesso una fonte di dolore - racconta la Comencini - perché è come se la giovinezza femminile avesse un termine mentre quella maschile no. Così ho voluto sparigliare le carte: ho scritto, sì, la storia di due signore in età che incontrano un ventenne ma per raccontare che è possibile un dialogo tra generi e generazioni in modo aperto, fuori dagli schemi consueti nonnetto-ragazza giovane o tardona-toy boy. E l'ho voluto dire con una commedia che fa, spero, morire dal ridere" (La Repubblica)
Salerno (Teatro Verdi, 23-26 gennaio).
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