martedì 2 dicembre 2014

Coding

 

coding

«Imparare a programmare non serve solo a creare futuri programmatori, di cui pure c’è bisogno, Il salto di qualità  si fa quando si inizia a pensare che il coding debba diventare materia di studio».

E lo sta diventando un po’ in tutto il mondo. Barack Obama pochi mesi fa aveva esortato gli studenti americani: «Non comprate un nuovo videogioco, fatene uno. Non scaricate l’ultima app, disegnatela». In Italia, tra le linee guida del progetto del governo sulla «Buona Scuola» è citata anche l’«educazione al pensiero computazionale e al coding nella scuola italiana». Segnali che questi temi hanno raggiunto le istituzioni, sotto la spinta di un movimento dal basso.

Scratch è il «tool» più usato per avvicinare i bambini alla programmazione.
Dai 5 anni si può usare ScratchJr: anche per iPad. Sempre per iPad c’è anche HopScotch, gratuita. Stencyl è un’alternativa a Scratch. Per i più grandi c’è Processing . Giochi per pc e console consentono di creare «mondi» e livelli, e poi condividerli. Il più celebre è Minecraft, ma ci sono anche titoli per console come i recenti Disney Infinity 2.0 e Little Big Planet 3

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