Anita Ekberg è tornata alla Fontana di Trevi, in una gigantografia: una grande immagine dell’attrice seduta sul bordo della fontana con la scritta «Ciao Anita» esposta martedì 13, per iniziativa dell’assessorato comunale alla Cultura. Fino a mercoledì 14, giorno dei funerali.
Anita dei desideri, non fu mai una grande attrice, ma una di quelle persone destinate a diventare mito e con lei si disse, i 7 colli di Roma erano diventati 9.
Ne La dolce vita, a parte il bagno, Fellini la vestì da prete, e sull’Osservatore romano venne invocato il codice penale. L’anno prima, 1959, Toni Dallara le aveva dedicato: “Ghiaccio bollente sei tu/ e nei tuoi occhi di gelo/ guizzano fiamme nel cielo...”. E quattro anni dopo, 1963, in I shall be free, immagina Bob Dylan di ricevere una telefonata confidenziale del presidente Kennedy: “Cosa ci serve per far crescere il paese?” gli chiede, e lui: “Amico mio, Brigitte Bardot, Anita Ekberg, Sophia Loren ”.
Nessun commento:
Posta un commento