Paolo Bonolis - la televisione oggi from Andrea Giannone on Vimeo.
La televisione – ironizzò T.S. Eliot nel lontano 1955 – è un mezzo d’intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e rimanere ugualmente sole”.
Un anno dopo, intervistato dal New York Herald Tribune, il grande Orson Welles ammise “Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiare noccioline”.
A. Burgess poi, nel cupo romanzo 1984 & 1985, l’ha definita “una metafora della morte dell’intimità”.
Tuttavia, siamo consapevoli che la televisione offra anche diverse trasmissioni di buon livello culturale, e talvolta autentici gioielli del pensiero e dell’arte. E’ possibile così assistere, nell’intimità delle proprie case, a rappresentazioni storiche di drammi di Hugo, Goldoni o Eduardo, Dario Fo ad opere liriche celeberrime, a concerti e balletti che forse pensavamo ci fossero irrimediabilmente sfuggiti, oppure ancora ad interviste a personalità eminenti o significative del mondo del sapere, ora magari scomparse.
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