Questo è un luogo speciale, dedicato ai ragazzi, e non solo... Un luogo che si riempirà di suoni, colori, e tante storie: da leggere, da ascoltare, da cantare, da recitare e da disegnare insieme.
La scenografia che fa da sfondo alla scenetta aiuta molto questo 'mago' della prospettiva che ci lascia di stucco ogni volta che tocca un oggetto che si rivela molto più grande o più piccolo di quello che appare.
Natale al cinema, un omaggio a questo periodo ricordando alcuni film. Un mix di classico e contemporaneo di film. A Christmas Carol (1938) Incontriamoci a Saint Louis (1944) Christmas in Connecticut (1945) La vita è meravigliosa (1946) Miracolo sulla 34th Street (1947) Bianco Natale (1954) A Christmas Story (1983) Babbo Natale (1985) Home Alone (1990)Miracolo sulla 34th Street (1994) Love Actually (2003) La musica è "Christmas Is All Around" di Billy Mack dal film Love Actually.
Al piccolo panda chiamato Xiao Liwu viene data una palla per verificare la sua capacità di coordinazione e la sua abilità. Nemmeno gli impiegati dello zoo, tuttavia, immaginavano di poter assistere a tanta tenerezza: il cucciolo afferra la sfera e la protegge, come a voler dire che quella palla ormai è sua e guai a chi la volesse toccare.
Il 2012 sta finendo e Google ha rilasciato, attraverso il servizio Google Zeitgeist, le statistiche delle parole chiave più ricercate a livello globale e regionale (Italia).
I moai, le grandi statue monolitiche sull’ isola di Pasqua: ma come hanno fatto a trasportarle dalle cave fino ai punti in cui sono posizionate? I moai sono alti dai 2,5 metri ai circa 10 metri, e ne esiste uno, incompleto, alto circa 21 metri. Alcuni dei moai pesano dalle 75 alle 86 tonnellate.
Ed una équipe scientifica statunitense è riuscita a dimostrare come, probabilmente, questi giganti di pietra venivano trasportati dalla cava in cui erano prodotti fino ai punti sacri dell’isola. All’ esperimento, finanziato dal National Geographic’s Expeditions Council, hanno partecipato, oltre agli scienziati, anche 18 persone che, con la sola forza delle braccia e l’ausilio di corde, hanno fatto deambulare un moai di 5 tonnellate e alto tre metri. Con questo sistema la gigantesca statua ha passeggiato, in posizione verticale, dalla cava fino al punto di destinazione. Guarda il video.
Dalle immagini appare come una figura enorme, quasi danzante da sola, riesca a muoversi grazie all’aiuto di poche persone. E se non bastasse, un’altra conferma arriva dalla cava più importante dell’isola, Rano Raraku, dove il popolo Rapa Nui produceva le sue gigantesche sculture che raffiguravano gli antenati protettori. A mostrarcela l’ex governatore dell’isola Sergio Rapu, diventato archeologo e collaboratore di Hunt. «Basta guardare al taglio della base - spiega Rapu -, era fatto in modo da facilitare il trasporto. La base non era né piatta né regolare ma curva, permettendo così ai moai di reggersi sempre in piedi anche in movimento, dondolando per non cadere». Da notare che rispetto al resto del corpo la base veniva levigata solo in sito, quando il trasporto si era concluso. «Questo -continua l’ex governatore - permetteva eventualmente di correggere le possibili ammaccature prodotte nel trasporto».
Nel film "Il favoloso mondo di Amélie", c'era un nano da giardino che faceva il giro del mondo? In questo blog invece sono quattro puffi al posto del nano e viaggiate con loro per oltre 120.000 km. Da Ascoli Piceno a l'Aia, passando per Londra e Livorno.
La camomilla è forse la pianta officinale più presente nella dispensa delle nostre case: il suo infuso profumato e fumante è così legato ai nostri ricordi serali da farcela considerare per antonomasia "pianta della buona notte". Ma tanto è antica e familiare che non ci rendiamo conto della sua importanza come pianta officinale. Nel Papiro di Ebers (ca. 1550 a.C.) è documentato il suo uso fin dai tempi degli Egizi, viene descritta costantemente negli antichi erbari, è stata utilizzata da Ippocrate, Dioscoride, Galeno, Paracelso e così via, sino ai nostri giorni. In realtà la Camomilla è importante per le proprietà antiinfiammatorie ed antispastiche esercitate sull'apparato digerente, e queste unite a quella di conciliare il sonno, ne fanno un rimedio prezioso anche per l'infanzia. Spesso infatti sono proprio disturbi come le piccole coliche, così frequenti in tutti i bambini, ad impedire un buon sonno. Sempre per l'azione antiinfiammatoria e lenitiva i preparati a base di Camomilla vengono anche molto utilizzati nell'uso esterno, in modo particolare nei casi di lievi infiammazioni e irritazioni cutanee (come alcune forme di dermatiti comuni) e della mucosa, comprese cavità orale e gengive e il tratto respiratorio (inalazione)….. da “Conoscere Le Piante Medicinali”
Nel tema di “Natale economico” possiamo dedicarci alle palle di carta e cartoncino o alle sfere di polistirolo da ricoprire con bottoni, perline, glitter, paillettes, spago, strisce di juta o con vecchie stoffe da ritagliare. Il sito Pinterest vi offre gli spunti giusti con una ricca gallery di idee da scoprire.
Zara Phillips e Tom Daley ed alltri campioni olimpici inglesi per beneficenza in "Do Your Thing". Per raccogliere fondi destinati ai bambini bisognosi.
DoNothingFor2Minutes offre una semplice interfaccia che mette in mostra un rilassante scenario: il mare, il tramonto e degli uccelli che sorvolano l’acqua. Durante la visione ci sarà un sottofondo musicale che vi permetterà di udire il vento ed il rumore delle onde che si infrangono. Al centro della pagina ci sarà un countdown che vi inviterà a non fare nulla per 2 minuti. Se toccherete mouse o tastiera, il conto alla rovescia ricomincerà.
Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà (Colombia) nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo , il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
“ Contiamo fino a 100, e ben oltre 100, molto, molto oltre. Barbarie, ignoranza, inciviltà sono violenza. Chiediamo a voce alta civiltà, cultura, progresso. Contro il femminicidio, contro il machismo. Contro ogni violenza sulle donne”.
Sono le nove del mattino e Concetta, appena sveglia, invita il marito Luca ad iniziare la giornata e a prendere il caffè. Lucariello si tira su dal letto con il volto comicamente avvolto in panni e maglie di lana usati come rimedio contro le rigide temperature dei giorni natalizi; il ritmo è lento come lenti sono i movimenti del coniuge appena sveglio che rassegnato accetta di iniziare una nuova giornata nonostante la brevità della nottata appena trascorsa…
Da Eduardo a Luca, il Teatro dei De Filippo Figlio d'arte di Eduardo Scarpetta, Eduardo De Filippo nasce a Napoli nel 1900. Debutta in palcoscenico a soli quattro anni. Nel 1929 fonda, con i fratelli Titina e Peppino, una propria compagnia. Attore e autore di straordinaria umanità e versatilità, Eduardo ha messo in scena la variegata realtà napoletana in commedie che dipingono con i colori dell’ironia il complesso rapporto tra individuo e società, sottolineandone gli aspetti comici e drammatici. Classe 1948, nato a Roma, Luca respira l’aria del palcoscenico fin da bambino. Dopo il debutto a soli otto anni nel ruolo di Peppeniello in Miseria e nobiltà di Scarpetta, lavora con il padre in tantissime commedie, sia in teatro che in televisione. Dopo il ritiro dalle scene di Eduardo, nel 1981 fonda una propria compagnia con la quale prosegue nel lavoro di attore e regista mettendo in scena le commedie del vasto repertorio paterno.
Quando parla del padre dice sempre “Eduardo”, quasi a voler sottolineare che l’eredità del grande commediografo appartiene non solo ai figli ma a tutti gli italiani e a tutti gli amanti del teatro. E forse lo fa anche per alleggerirsi un po’ le spalle da una responsabilità troppo pesante da portare: essere figli d’arte è già difficile, ma avere nel proprio albero genealogico delle vere e proprie leggende come Eduardo Scarpetta, Eduardo, Peppino e Titina De Filippo può diventare insostenibile per un artista.
“Qui sopra pubblichiamo , un'autentica rarità il video integrale di quell'opera dove debutta il figlio di Eduardo , Luca nel ruolo di Peppiniello. Una curiosità Eduardo lo fa debuttare a sette anni esattamente allo stessa età con cui il padre fece debuttare l'altro figlio Vincenzo ; ricordiamo che Eduardo Scarpetta scrisse questa commedia proprio per far recitare il figlio. Nella commedia il ruolo di Luisella è interpretato da una magnifica Dolores Palumbo, che fu invece esaltata nella recensione del Bragaglia:" Stupenda, dicevamo, la Palumbo. Vigorosa e colorita oltre ogni dire, essa sfiora la caricatura rifacendo gesti , voci e scene tradizionalissime; così si salva dall'accusa di ripetere il vecchiume.". L'attrice reciterà lo stesso ruolo anche nel film del 1954 diretto da Mario Mattioli . La commedia è registrata nel 1955 , per la televisione, all'Odeon di Milano , è molto bella la presentazione iniziale di Eduardo al pubblico di suo figlio”.
"Luca De Filippo in scena al Teatro Verdi con "La grande magia" scritta dal suo papà Eduardo, ha accettato di rispondere alle domande di giornalisti e curiosi a "Giù la maschera" condotta da Peppe Iannicelli.
I Piccoli Grifoni gli hanno dedicato la parola GUATO (che compare anche in una celeberrima scena de "L'armata Brancaleone" di Monicelli), per la quale il Maestro De Filippo ha letto il IV Canto de "La canzone del Carroccio" di G.Pascoli, L'Insegna del Comune: uno scioglilingua,a suo dire...
Promessa dei Piccoli Grifoni è stata quella di inserire nel blog "Miseria è nobiltà" del nonno Eduardo Scarpetta in cui debutta al Teatro Odeon di Milano a soli 7 anni interpretando, come da tradizione familiare, il piccolo Peppeniello".
Battute memorabili (mi dia una stonsa), scene epiche, come le lotte con il servitore Kato, o la crescente nevrastenia dell’ispettore capo Dreyfuss di fronte all’irremovibile ottusità di Clouseau, i tuffi nelle fontane, il vestito da armatura a carnevale, scene che richiamate alla mente strappano le risate del pubblico esattamente come dal vivo scatenarono le convulsioni dei suoi colleghi attori. Infiniti aneddoti, anche della nostra bellissima Claudia Cardinale, che lo affiancò nel primo film, raccontano di telecamere cadute per terra a causa del gran ridere, e di scene girate tra la troupe letteralmente impegnata a sbellicars
Clouseau arriva presso il castello dove è nascosto Dreyfus. Ovviamente i suoi tentativi per fare irruzione all'interno sono quantomeno ridicoli...
Per i cinquant'anni di Cicciobello, il bambolotto per antonomasia, fra i più amati dalle bambine, la Rinascente in corso Vittorio Emanuele a Milano gli dedica una vetrina fino alla Epifania. In mostra anche il primo modello del 1962, oltre a tutti quelli che sono seguiti negli anni: Cammina, Gattona, Happy pony, Fiocco di neve e l'evergreen Cicciobello Bua, con il termometro, i diversi biberon di medicine e la punturina da Repubblica
Cicciobello, pur restando neonato, si è mantenuto al passo con i tempi. E' sbarcato su Internet e ha i suoi siti di ammiratori. Da anni e' prodotto dalla Gig Giochi Preziosi e negli anni ne sono state fatte numerose varianti, compreso un Cicciobello Nero.
In occasione del Cinquantesimo anniversario, Cicciobello si arricchisce di una nuovissima versione: Cicciobello Gioca con Me. Cicciobello parla con la sua piccola mamma e festeggia con lei il suo compleanno interagendo con tanti accessori. Cicciobello spegne la candelina sulla torta, apre il pacco regalo e gioca con la torre di cubi, vuole il suo biberon e il ciuccio, gioca a fare cucù e batti manine..
In genere vedi i programmi TV e pensi: "Ma si: tanto questo showman fa così per l'audience, per lo share...Poi mica sarà così di persona?" I Piccoli Grifoni, domenica al Teatro delle Arti, si sono ricreduti...
Max Giusti è proprio così: simpatico, sornione, gentile paterno...
Ha "tenuto a battesimo" la nostra new entry Francesca (costruttrice di Pigotte dell'UNICEF da prima che imparasse a scrivere, assieme alla sua instancabile mamma Tiziana ed alla sorellina Camilla), che gli ha fatto le domande di battaglia dei Piccoli Grifoni, talvolta pungenti, talvolta ironiche. Ha spiegato ai Piccoli Grifoni che a scuola avrebbe voluto fare di più, ma se ne è reso conto tardi... Che "da grande" vuole diventare un bravo papà; che dovette ben spiegarsi col finanziere Ricucci che quella che faceva era un'imitazione per divertire il pubblico...
Tante cose: ama sapere che i bambini lo amano; non si piace se dice parolacce e ai pacchi deve fare i conti con le persone che risentono della crisi che l'Italia sta vivendo e che talvolta vorrebbe aiutarli ma non può. Bravo Max: uno di noi! Che ha caricato i Piccoli Grifoni di tante lezioni di vita! Perciò la parola per lui adottata, grazie alla "Dante Alighieri", "CARCARE" che, appunto, significa "CARICARE" non poteva essere più adatta.
La parola compare nel Canto XXII del Paradiso di Dante:
"perché non è in loco e non s’impola; e nostra scala infino ad essa varca, onde così dal viso ti s’invola. 69 Infin là sù la vide il patriarca Iacobbe porger la superna parte, quando li apparve d’angeli sì carca".
Melevisione è un programma televisivo per bambini trasmesso da Rai 3 Il programma è incentrato sulle avventure di personaggi fiabeschi: folletti, principi, streghe e via discorrendo
E’ un sito adatto a bambine, dove possono giocare con la loro bambola preferita. Barbie. Sviluppato in tecnologia flash ed abbastanza intuitivo nell'uso del mouse e click. E' possibile addirittura creare una Barbie speciale on line scegliendole il colore degli occhi, dei capelli, perfino del vestito. Tanti altri giochi da scoprire online sulla mitica bambolina Barbie.
Stefano Accorsi e Nina Savary in scena al "Verdi" con "Del Furioso Orlando", una libera ispirazione all'opera dell'Ariosto, illustrata a tutti i presenti, in un teatro blindato dalle immagini delle videocamere, fra giornalisti e allievi delle Accademie teatrali e cinematografiche della provincia.
Una persona simpatica, schietta, spiritosa, Accorsi. La dolce Nina Savary, forse un po' trascurata perché magari si è dato ampio spazio all'artista italiano, ma con un grazioso accento francese che cambiava involontariamente l'accento alle nostre parole italiane. Un doveroso accenno ai registi che lo hanno diretto al cinema (da Moretti a Muccino che talvolta è incomprensibile perché balbetta), un ampio spazio alla situazione attuale dell'Italia...
E le bugie? Rossella ha sfoderato, fra lo stupore e il gradimento un pò di tutti, la domanda di battaglia ispirata dal Maestro Lucio Dalla che aveva l'elisir per diventare artisti. La risposta: gustatela nello sgangherato video realizzato grazie all'autorizzazione del produttore. Il problema è che Stefano Accorsi è l'attore preferito dell'improvvisata cameraman (o cameragirl), rimasta decisamente affascinata dalla sua "piagenza" (vedi video Placido).
Parola dedicata per quest'occasione: PONDO (peso) in collaborazione con la Dante Alighieri di Roma.
Per l'occasione la bella Maria Rosaria ha posto il foglietto con su i versi del Canto XXVII del Paradiso di Dante e per la performance si è guadagnata anche un "brava" da Rossella, forse eccitata ed esaltata dal palcoscenico che l'ha ospitata per qualche secondo.
Ad Amsterdam c’è un ospedale che invece delle persone, cura i giocattoli! Soprattutto i poveri peluches, come i tanti orsacchiotti e cagnolini e coniglietti che stremati dalle continue manipolazioni infantili (del resto, servono proprio a questo!), finiscono per “cedere”, perdendo pezzi. Insomma, meravigliosi pupazzi, che fanno la gioia di milioni di bambini, vengono recuperati e rimessi a nuovo proprio grazie alle espertissime equipe mediche che operano nell’ospedale “Teddy” (nome non casuale, proprio come il mitico e sempre verde Teddy Bear, la “madre” di tutti gli orsetti di peluche) della capitale olandese.
Giocando con la luce, l’ombra e la prospettiva, il talentuoso artista ventunenne giapponese Nagai Hideyukiha realizzato dei disegni su carta in grado di creare un impressionante illusione ottica. I lavori sembrano balzare fuori dal blocco di fogli come se si potesse percepire una terza dimensione.
Gomma, qualche matita colorata e un paio di block notes, Nagai Hideyuki riesce a scherzare la vista umana regalando delle illusioni 3D davvero notevoli.
Semplice, complesso, simpatico, severo, ammonitore, che ha conquistato i Piccoli Grifoni con i suoi racconti, le sue testimonianze di tanti anni di teatro (43) e di cinema (40). Le sue intuizioni sull'attuale situazione del Paese, sul suo pubblico, ma soprattutto sulla sua ultima fatica, il Re Lear di Shakespeare in versione "pop" come ha commentato un simpatico commentatore fra il pubblico in sala.
Insomma: questa sera "Giù la maschera" moderata dall'amico sornione dei Piccoli Grifoni Peppe Iannicelli, ha inaugurato la stagione teatrale2012/2013 del "Teatro Verdi" di Salerno con un gruppo di attori presieduto da Placido, ma composto da tantissimi ragazzi eccitati, bellissimi, sorridenti, felici di portare in giro per l'Italia questa particolare opera, resa comprensibile a tutti (ecco il pop).
Fra questi Marco Brenno Placido, ragazzo bello e robusto che ha catturato l'interesse della “piccola grifona” Rossella e la bellissima ed eterea Federica Vincenti, dolcissima e materna con i nostri piccoli giornalisti.
Ma ha parlato poco il simpatico Gigi Angelillo che i Piccoli Grifoni hanno riconosciuto subito. Come si fa a non ricordare lo zio muratore di Checco Zalone in "Cado dalle Nubi" che in una scena del film imbratta di cemento il nipote?
Bellissima serata dunque: culminata nella dedica della parola adottata con la "Dante Alighieri" di Roma che per Placido è "piagenza" che significa "bellezza, avvenenza" e per l'occasione è stato letto un sonetto di Giacomo da Lentini.
La domanda, inoltre, è incentrata su un film che riteniamo fra i più significativi di Placido: "La Sconosciuta" di Giuseppe Tornatore. Un film forte, con scene dure, che certo non sono state fatte vedere ai nostri piccoli amici, ma sono stati loro spiegati la trama, fatto vedere il trailer, lanciato il messaggio e soprattutto la particolarità che contraddistingue la pellicola: nonostante l'estrema violenza di alcune sequenze e i tanti fotogrammi di sesso, il film ha passato indenne il visto della censura.
Alla premessa e poi alla domanda di Rossella: "a che età farà vedere il suo film al figlio Gabriele", Placido che per la parte di Muffa, ha accettato di rasarsi a zero i capelli e di depilarsi completamente il corpo, per rendere il personaggio più aggressivo ed odioso, ha dato una risposta emblematica che vi raccomandiamo di ascoltare nel video che segue, perchè degno di rispetto e di considerazione.
Grazie Michele Placido... Grande Attore, Grande Uomo.
Noi, intanto, per appoggiare il suo messaggio inseriamo qui di seguito il trailer del film, per continuare il discorso di lanciare nelle scuole l'inserimento della materia "educazione sentimentale", già proposta in occasione del Campania Pride con Luxuria.
Adotta una Parola, iniziativa in collaborazione con “la Dante”
Piagenza, dal sonetto di Giacomo da Lentini
Donna, vostri sembianti mi mostraro isperanza d’amore e benvolenza, ed io sovr’ogni gioia lo n’ò caro lo vostro amore e far vostra piagenza. Or vi mostrate irata, dunqu’ è raro senza ch’io pechi darmi penitenza, e fatt’avete de la penna caro, come nochier c’à falsa canoscenza. Disconoscenza ben mi par che sia, la conoscenza che nonn-à fermezze, che si rimuta per ogni volere; dunque non siete voi in vostra balia, né inn-altrui c’aia ferme prodezze, e non avrete bon fine al gioire.
Al Teatro Verdi arriva «Re Lear» con protagonista Michele Placido che firma anche la regia con Franco Manetti. L'attore pugliese ha incontrato I Piccoli Grifoni e la stampa questo venerdì 2 novembre nel foyer nel corso del appuntamento con «Giù la maschera», il ciclo d'incontri ideati con la collaborazione di Teatro Pubblico Campano e dell'Associazione Amici del Teatro Verdi e condotto dal giornalista Peppe Iannicelli.
Quest'anno il testimonial d'eccezione che affiancherà il sindaco di Salerno De Luca durante l'inaugurazione itinerante di “Luci D’Artista” sarà proprio Michele Placido.
C'era una volta tanto tempo fa in un paese che si chiamava Britannia, un Re, che aveva tre figlie, Gonerilla, la maggiore, Regana, la seconda, e Cordelia, la più piccola e la più amata. Un giorno Lear, così si chiamava il Re, ormai vecchio e stanco, decise di suddividere il suo regno tra le figlie…
Lear, re di Britannia, intende dividere il regno tra le tre figlie. Ma la dolce e riservata Cordelia non sa fare, come le sorelle, pubbliche proteste d'amore per il padre, e viene diseredata; il conte di Kent, che la difende, è esiliato. Il re di Francia sposa Cordelia e la porta con sé, mentre la Britannia viene divisa tra le altre due figlie, Gonerilla, sposa del duca di Albany, e Regana, sposa del duca di Cornovaglia. Il re si riserva il solo privilegio di soggiornare a turno dalle due figlie con i suoi cento cavalieri. Ma ottenuto il potere, Gonerilla e Regana scacciano il padre che, rimasto privo di tutto e sull'orlo della follia, vaga in mezzo a una terribile tempesta, assistito dal fedele Kent, travestito, e dal buffone di corte. Intanto a Dover è sbarcato l'esercito francese guidato da Cordelia che vuole salvare il padre. Kent porta li vecchio dalla figlia che lo accoglie amorevolmente. Ma i francesi sono sconfitti e Cordelia è impiccata per ordine di Edmondo, usurpatore della contea di Gloucester. Lear muore di dolore. Gonerilla intanto innamorata di Edmondo, avvelena la sorella Regana che le è rivale e trama l'assassinio del marito; viene scoperta e si uccide; il duca di Albany regnerà sulla Britannia.
Dopo un estenuante viaggio sotto una pioggia battente ed insaziabile, i Piccoli Grifoni sono giunti a meta, al FNAC del Vomero, a seguire la presentazione del nuovo, imperdibile cd del Maestro Giovanni Allevi, SUNRISE.
Un cd godibile, ammiccante, perché il Maestro accompagna il suo inseparabile pianoforte con l'orchestra sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova e col violino "magico" del grande Mariusz Patyra (parliamo del violinista che ha avuto il privilegio di poter suonare il celebre violino Guarneri del Gesù, soprannominato il Cannone, appartenuto a Paganini).
Il Maestro, decisamente (e fortunatamente) poco accademico e molto "fisico" con i suoi fans (li ha praticamente abbracciati tutti), ha concesso, dopo centinaia di autografi, un'intervista ai Piccoli Grifoni, divertendosi assieme ad Emmanuel e Rossella a commentare un po' tutti i quesiti posti.
Inevitabile la dedica della parola adottata con "La Dante": persica, cioè "pesca" (il frutto) che compare "Nella belletta" di d'Annunzio, un'allegher ode bellissima ma decisamente adatta al clima di Halloween che si aggirava nei dintorni... Bellissimo il passaggio sottolineato dal Maestro.... quello della rana.
Divertenti minuti trascorsi insieme: la storia ormai nota delle bugie, il rituale della torta al cioccolato (soffiando il commento ad Emmanuel che si è rifatto poco dopo), un doveroso appunto all'ormai adorato flauto delle medie - battezzato così dai Grifoni - Guai a toccarlo, per Allevi... Perciò inneggiamo tutti assieme a lui: viva il flauto dolce e viva i maestri di musica che come lui amano il flauto dolce (come Vivaldi, Bach...). Presto poi ci sarà proprio la realizzazione di una melodia per flauto dolce ed orchestra scritta da lui... Attendiamo speranzosi.
Un'ammonizione sulle parolacce e la mania di Verdi... La spettacolarità sta nel finale: la mia frase: "Maestro: non abbiamo parole..." e lui: "Giovanni..."
Ecco la grandezza!!!
Ecco cosa significa avvicinare i giovani alla musica.
E per quest'anno, una volta tanto, sappiamo che regalo possiamo fare ai nostri amici: un bel cd che faccia compagnia e che tolga un po' di pensieri, come ha fatto con noi durante il viaggio sotto la pioggia battente per Napoli.
Scheletri, vampiri, fantasmi e zombie, zucche, pipistrelli, lapidi e ragnatele: se i vostri bambini sono facilmente impressionabili o non hanno mai partecipato ad una notte di Halloween, istruiteli per tempo e non fateli arrivare impreparati al prossimo mercoledì 31 ottobre! Sono tanti e suggestivi gli eventi organizzati per festeggiare la notte delle Streghe, per chi, anziché 'tormentare' i vicini con il "dolcetto o scherzetto?", ha voglia di trascorrere una giornata veramente speciale.
Consigli per organizzare una festa per bambini a tema Halloween, con tanto di zucca intagliata e decorazioni da brivido da La Stampa