Questo è un luogo speciale, dedicato ai ragazzi, e non solo... Un luogo che si riempirà di suoni, colori, e tante storie: da leggere, da ascoltare, da cantare, da recitare e da disegnare insieme.
È in arrivo il periodo più freddo degli ultimi 27 anni. Temperature di molto al di sotto dello zero e nevicate anche in pianura faranno battere i denti a tutta l'Italia, rispettando quanto profetizzato dalla tradizione dei 'giorni della Merla', particolarmente sentita nel Nord Italia.
La leggenda racconta che, quando gennaio aveva ancora 28 giorni, una merla bianchissima, stanca di volare alla ricerca di nutrimento, decise di fare riserva di cibo, così da poter trascorrere i freddi giorni di gennaio nel suo caldo nido. Scoccato il 28esimo giorno, uscì dal rifugio, fischiettando, nella certezza di essersi presa gioco di gennaio. Irritato per l'astuzia della merla, il primo mese dell'anno rubò tre giorni a febbraio e scatenò vento, neve e gelo. Impreparata, la merla si rifugiò in un camino fumante assieme ai suoi pulcini e vi trascorse tre giorni. Comparso il primo sole di febbraio, i tre pennuti uscirono dal comignolo completamente anneriti a causa della fuliggine. Soddisfatto, gennaio se ne andò, senza restituire i giorni a febbraio. Da allora, il 29, il 30 e il 31 del primo mese dell'anno sono i giorni più freddi. Secondo la credenza popolare,i 'giorni della Merla' sono in grado di predire i 12 mesi a venire: se sono rigidi, la primavera sarà bella, se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.
Il giovane regista Rick Mereki, l’editore Tim White e l’attore Andrew Lees hanno deciso di viaggiare per 44 giorni, in 11 paesi prendendo 18 aerei e percorrendo 38.000 miglia con 2 macchine fotografiche realizzando quasi un terabyte di filmati. Il risultato è tradotto in 3 filmati Move, Learn, Eat che rappresentano una sorta di esortazione a muoversi, viaggiare, scoprire ciò che abbiamo attorno, imparando così ad avere nuovi stimoli, e nel contempo, perché no, mangiare.
Faceva parte di qui politici che avevano una morale e che vivevano in coerenza con quella morale, che il triste scenario politico a cui assistiamo da qualche decennio dove la parola “morale” è cosa sempre più rara. Con la sua scomparsa l'Italia perde un politico, ma soprattutto un uomo delle Istituzioni, che ha ricoperto per decenni gli incarichi più importanti al servizio dello Stato. Da presidente della Repubblica è stato protagonista di una delle stagioni tra le più intense e drammatiche della nostra storia nazionale. Eletto subito dopo la strage di Capaci, Scalfaro dovette affrontare uno dei periodi più difficili per la storia d'Italia. Vero cattolico sorretto da una fede forte, aveva vissuto la sua gioventù da partigiano e questo aveva segnato lui e la sua generazione.
Il Presidente - Il Presidente della Repubblica Italiana è il capo dello Stato italiano e rappresenta l'unità nazionale, come stabilito dalla Costituzione italiana entrata in vigore il 1º gennaio 1948. Il Presidente della Repubblica è un organo costituzionale che viene eletto dal Parlamento in seduta comune, integrato da rappresentanti delle regioni, e dura in carica per sette anni. La Costituzione stabilisce che può essere eletto Presidente ogni italiano che abbia compiuto i cinquanta anni di età e che goda dei diritti civili e politici, anche se l'età media dei presidenti italiani è di molto superiore a quella minima e mai è stato eletto alla carica un non politico. L'attuale Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano, undicesimo a ricoprire la carica. (da Wikipedia)
Il 27 gennaio si celebra La Giornata della Memoria. E’ una giornata speciale, una giornata dedicata al ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico. Una giornata per ricordare che tanti anni fa, durante la seconda guerra mondiale, milioni di uomini, donne e bambini sono stati perseguitati con le leggi razziali e poi strappati alla loro vita e portati nei lager da dove, solo in pochi sono tornati. E’ un pezzo agghiacciante della nostra storia ed è importante non dimenticarla. Perché ricordare una storia tanto triste? Col passare degli anni le persone che hanno vissuto quella terribile esperienza non potranno più raccontarla e noi potremmo dimenticarla. Invece, la memoria delle terribili storie, ci deve aiutare a costruire un futuro migliore. Un futuro in cui quelle atrocità non si ripetano mai più!
Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. (Primo Levi, nell'introduzione di Se questo è un uomo, 1947)
Forse non basta una sola giornata della memoria, per ricordare.
Al Teatro Verdi di Salerno, ospite di "Giù la maschera" condotto da Peppe Iannicelli, una piccolissima rappresentanza de "I Piccoli Grifoni" (dimezzata a causa dei vari imprevisti dovuti alle vicende sui distributori di carburante) ha incontrato l'attore Alessandro Preziosi, in scena dal 26 al 30 gennaio con il suo "Cyrano de Bergerac", commedia di Rostand che è stata già interpretata in varie salse, dalla musica al teatro, alla televisione: da Proietti a Depardieu, da Guccini a Modugno, da Steve Martin ad Aldo, Giovanni e Giacomo.
Una versione quasi circense, come ha confermato lo stesso Preziosi, attorniato dal giovanissimo cast di attori suoi allievi e compagni di sventure in questa scommessa che lo vede esordire come regista.
Le piccole Denise e Rossella, giù d'umore perché non accompagnate da Emmanuel, Francesca, Aniellone e Franco, ma confortate dalla sala gremita di studenti liceali e universitari che le hanno tirate su, hanno posto la domanda sull'aspetto fisico di Preziosi (che talvolta, secondo Denise potrebbe essere un peso) e "donato" l'adozione, in collaborazione con l'Associazione Dante Alighieri di Roma che ci aiuta in maniera oseremo dire, per l'occasione "preziosa", della parola scelta per Alessandro "cognito", cioè "conosciuto, noto...". Ma a questo è seguita una breve citazione della poesia del Carducci "In una Chiesa Gotica" ove viene citata la parolina a lui dedicata...
Esperienza breve ma significativa per le Piccole Grifone che hanno approcciato con un bello del cinema rivelatosi infine simpatico e disponibile nei loro confronti.
Grazie Alessandro... o meglio Dott. Alessandro (visto che non tutti sanno che è laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti!) In bocca al lupo!!!
Alessandro Preziosi al suo debutto alla regia ha selezionato alcuni giovani talenti della Link Academy per il nuovo spettacolo di KHORA.teatro “Cyrano”, che nel 2012 sarà in scena nei principali teatri italiani.
Gli allievi della Link Academy che hanno concluso quest’anno il loro percorso triennale di studi prenderanno parte da protagonisti ad un progetto teatrale d’alto livello e fortemente professionalizzante.
Alessandro Preziosi riconferma l’impegno a sostenere i giovani talenti:
“Ho deciso di coinvolgere i ragazzi dell’Accademia nel cast del Cyrano – ha spiegato l’attore – investendo sulla loro freschezza e versatilità, per permettere loro di fare esperienza del palcoscenico. Questi ragazzi hanno una grande passione: lavorare con loro sarà anche per me un’ottima occasione di scambio, confronto e crescita.”
“Cyrano” è prodotto da KHORA.teatro e si avvale, per la messa in scena, della collaborazione dei maestro russo Nikolaj Karpov, già docente della Link Academy. Lo spettacolo ha debuttato ad Ascoli Piceno il 14 gennaio 2012. Seguito da una lunga tournée nazionale con più di 80 repliche in oltre 20 città italiane tra cui Milano, Firenze, Napoli, Verona, Salerno, Mestre
Lola, un cucciolo femmina di elefante, è morta a soli 3 mesi in sala operatoria mentre i chirurghi si accingevano ad operarla per una grossa disfunzione cardiaca. Il corpo tuttavia è stato riportato nello zoo di Hellabrunn, nella tedesca Monaco, per far sì che la madre, Panag, di 22 anni, potesse darle l'estremo saluto. Il rituale del congedo è stato molto sofferto per la femmina che ha accarezzato delicatamente con la proboscide la sua piccola.
«Il mattino dopo Cyntia Moss e io andammo a piedi dall'accampamento fino al limitare del palmeto, da dove potevamo osservare Tonie che ancora vegliava il cadavere del suo piccolo. Intorno a lei si aggiravano quindici avvoltoi e uno sciacallo; lei caricava ed essi si disperdevano per qualche secondo, ma solo per ritornare. Essa si mise fra loro e il corpicino e, fronteggiandoli, toccava dolcemente con la zampa posteriore il corpo senza vita. Osservando la sua veglia funebre, per la prima volta ebbi l'impressione fortissima che gli elefanti conoscevano il lutto. Non potrò mai dimenticare l'espressione del viso, degli occhi, della bocca, il portamento delle orecchie, della testa, del corpo. Ogni parte esprimeva dolore».
La televisione – ironizzò T.S. Eliot nel lontano 1955 – è un mezzo d’intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e rimanere ugualmente sole”.
Un anno dopo, intervistato dal New York Herald Tribune, il grande Orson Welles ammise “Odio la televisione. La odio come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiare noccioline”.
A. Burgess poi, nel cupo romanzo 1984 & 1985, l’ha definita “una metafora della morte dell’intimità”.
Tuttavia, siamo consapevoli che la televisione offra anche diverse trasmissioni di buon livello culturale, e talvolta autentici gioielli del pensiero e dell’arte. E’ possibile così assistere, nell’intimità delle proprie case, a rappresentazioni storiche di drammi di Hugo, Goldoni o Eduardo, Dario Fo ad opere liriche celeberrime, a concerti e balletti che forse pensavamo ci fossero irrimediabilmente sfuggiti, oppure ancora ad interviste a personalità eminenti o significative del mondo del sapere, ora magari scomparse.
A osservarlo mentre domina il palco con quella voce a cui si può chiedere tutto, nessuno immaginerebbe che Massimo Lopez sia stato una vittima della timidezza. “Avevo una paura terribile dei professori -ammette- è stato il teatro a guarirmi da tanti timori”. In scena fino ad oggi alle 18.30 al Verdi con “Varie-età”, l’artista si racconta senza filtri a “Giù la maschera”, l’incontro condotto dal giornalista Peppe Iannicelli ed organizzato dal Teatro Pubblico Campano in collaborazione con l’Associazione Amici del Teatro Verdi. Le domande che più lo colpiscono provengono però da ospiti d’eccezione: i bambini dell’associazione Piccoli Grifoni di Giffoni Valle Piana, presieduta da Elena Memoli. È un fuoco di fila: l’ira di Khomeini per un’imitazione graffiante del Trio, la fiaba preferita, il rapporto con le bugie, perché le parolacce sono così comuni tra gli attori, cosa farà da grande. E mentre afferma di tifare Napoli, di aver amato Walt Disney e di sognare di lavorare in un bel film, ricordando il debito che ha con Alberto Lionello, maestro del tempo comico, gli aneddoti si susseguono. “Ho assistito a una messa officiata da Papa Woityla e alla fine un cardinale mi ha salutato, dicendomi che il pontefice era stanco e che si aspettava che concludessi io il rito. Ho capito allora che la mia imitazione del Santo Padre era apprezzata. La vera comicità non ha bisogno della volgarità. Quando accadde il finimondo per l’imitazione di Khomeini, ero euforico: avrei voluto creare incidenti diplomatici ogni giorno! Ricordo però che un iraniano mi avvicinò per strada, ringraziandomi per il nostro coraggio. Le bugie sono a volte inevitabili, ma mi preoccupa di più la falsità dei social network. Se la persona a cui concedi l’amicizia su Facebook non risponde al telefono o fa finta di non vederti per strada, capisci che è tutto finto. Bisogna toccare chi hai davanti, guardarlo negli occhi. Ecco perché il teatro affascina: dare e ricevere calore senza barriere è la sua meraviglia”. Lo spettacolo conferma la sue parole: nel passare con disinvoltura da un’interpretazione da manuale di “My way” all’imitazione di un Mario Monti insinuante vampiro (“La Fornero continua a piangere perché non è stata ancora imitata” soggiunge) lo showman non si risparmia. “L’’improvvisazione è per me l’essenza della messinscena -precisa- Cambiare permette all’allestimento di crescere. E’ bello essere ludici sul palco, interagire continuamente con gli spettatori”. Quando i ragazzi restano ad assistere al check sound, sono estasiati. Il loro volto sembra dire: è tanto bravo e neppure un effetto special
Per tutelare l'italiano che scompare, la Società Dante Alighieri, che dal 1889 si propone diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ha lanciato la campagna «Adotta una parola». In collaborazione con quattro dizionari d’italiano (Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli) ha selezionato le parole in via d'estinzione nella nostra lingua.
Sul sito dell'iniziativa, chiunque ami l'idioma del bel paese può scegliere una parola, adottarla e diventarne il custode per un anno, impegnandosi a promuoverne l’utilizzo, segnalarne abusi e registrare nuovi significati. L'aspirante custode deve indicare la motivazione della scelta e sottoscrivere una dichiarazione simbolica d'impegno: in cambio, riceverà un certificato (digitale) di adozione.
Anche Dario Fo ha partecipato.
Dario Fo ha scelto l’antico termine lombardo gibigianna: “gibigianna dal punto di vista onomatopeico e, azzarderei, melodico, è di gran lunga più piacevole, oserei dire poetico, di tutti gli altri termini usati nella lingua ufficiale proprio perché riesce a dare il senso del fremere nell’aria di qualcosa che giunge improvviso come muovendosi per gioco magico. Gibigianna significa illusione o, se preferite, trappola melodiosa e affascinante.”
Ho deciso di caricare un po' di plance per toys di carta che avevo disegnato l’anno scorso per il 150° dell’Unità d’Italia. L’idea era quella di venderle al Ministero degli Interni, ma alla fine è stato un buco nell’acqua. I pupazzi ad ogni modo sono usciti decisamente bene per i miei gusti e anche se nessuno si metterà a ritagliarli e montarli…
I Piccoli Grifoni, ospiti al Teatro Verdi della rassegna stampa "Giù la Maschera" coordinata e condotta dal sornione Peppe Iannicelli, hanno avuto l'occasione di approcciare con gli artisti dello spettacolo "Varie-età": il simpatico Alessio Schiavo, il bravo Francesco Cariello, la bella Manuela Scravaglieri e il grande, grandissimo Massimo Lopez. Dopo aver consegnato i pensieri dei sempre più bravi Martina e Davide, i Piccoli Grifoni hanno battezzato la collaborazione con la Società "Dante Alighieri" di Roma nel progetto "Adotta una parola" proprio col grande artista Lopez, sostenendo il verbo che ben gli si addice "BRIGARE"...
Tutto ciò è stato possibile grazie al preziosissimo aiuto fornitoci dagli ideatori del progetto Lucilla Pizzoli e Pier Paolo Conti, che abbracciamo affettuosamente e ringraziamo per la loro infinita pazienza... Grande spazio dedicato ai Piccoli Grifoni, emozionati ma confortati dal calore emanato dalle docenti e dai giornalisti presenti all'evento.
Ma va detto che Massimo Lopez, oltre ad aver da anni dato prova della sua grande professionalità da attore istrionico e fantastico quale è (fantastico non è un termine a caso), in quest'occasione è stato un affettuoso e paterno "compagno d'avventure" dei bambini, donando anche (eccezionalmente) la visione del check sound dello spettacolo, accompagnato dalla Big Band Jazz Company e dai suoi compagni su citati: da Mary Poppins a Frank Sinatra, incantando i presenti con le coreografie impeccabili e la grande voce di Lopez.
Massimo ha espresso ai Piccoli Grifoni pareri, sensazioni, desideri (di fare un film primo fra tutti) con l'innata simpatia e in qualche occasione ha anche "BRIGATO" a più non posso... pirotecnico Massimo che ci ha fatto tanto rimpiangere il TRIO
Grazie Massimo, Alessio, Manuela e Francesco. Grazie ad Aldo Iannotta senza il quale tutto ciò non sarebbe stato possibile. Grazie Lucilla e Pier Paolo de "La Dante" Grazie e Peppe e agli amici del "Verdi" Ma grazie soprattutto a Davide e a Martina e ai Piccoli Grifoni
Lo spettacolo che Massimo Lopez ha portato a Salerno. Il varie-età , rivisitato in un repertorio musicale dove il jazz e lo swing si fondono in una gradevolissima sequenza di indimenticabili evergreen americani ed italiani, dagli anni ‘30 ai giorni nostri. Musica con brani resi celebri da nomi come Eric Clapton, Nat King Cole, per arrivare anche a citazioni di jazzisti italiani come Luttazzi, Arigliano, e ancora altre sorprese italiane con gli arrangiamenti musicali creati per l’occasione.
Il noto attore e showman Massimo Lopez nasce ad Ascoli Piceno il giorno 11 gennaio 1952. Il suo apprendistato artistico inizia al Teatro Stabile di Genova. Dopo diverse esperienze in ruoli tradizionali, è con "Amleto in trattoria" - di Achille Campanile - che inizia ad interpretare ruoli comici. Conclusa la parentesi dello Stabile trova l'occasione di interpretare un ruolo comico in "Non ci ha fatto effetto affatto", rivisitazione in chiave ironica dello shakespeariano Romeo e Giulietta, diretta da Tonino Pulci. Massimo Lopez Debutta in teatro con "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello, accanto ad attori come Giorgio Albertazzi e Lina Volonghi nel 1975. Lavora inoltre con Luca Ronconi e Adriana Asti. Nel corso degli anni '70 e durante i primi anni '80 partecipa a numerose rappresentazioni teatrali, tra le quali "L'anatra selvatica" di Henrik Ibsen e "Il borghese gentiluomo" di Molière. Da qui si sposta nelle sale di doppiaggio - attività a cui si dedica per due anni - dove incontra Anna Marchesini. Il passo successivo è breve: arriva anche Tullio Solenghi e i tre danno inizio a un periodo felicemente febbrile dedito alla comicità tra esilaranti gag e brillanti battute che, dalla radio nei primi anni '80, sbarca in televisione: ed è subito un trionfale successo
A partire dal 1983 fino alla metà degli anni '90 il Trio Lopez-Solenghi-Marchesini fa ridere l'Italia intera: partecipano al varietà "Tastomatto" ottenendo grande successo. Nel 1985-1986 propongono i loro sketch anche a "Domenica in". L'anno successivo sono ospiti fissi a "Fantastico". Con la loro esilarante imitazione di Khomeini fanno arrabbiare il mondo arabo. A teatro Massimo Lopez ottiene un notevole successo con gli spettacoli "Allacciare le cinture di sicurezza" (1987) e "In principio era il trio" (1991), scritti, diretti e interpretati da Anna Marchesini, Tullio Solenghi e lo stesso Lopez. Da non dimenticare sono i trionfi conseguiti con "Helzapoppin Radio Due" e la parodia televisiva de "I promessi sposi": la rivisitazione umoristica del capolavoro di Alessandro Manzoni ottiene maggior successo dello sceneggiato originale. Nel 1994 il sodalizio termina e il Trio si scioglie: i tre continuano le loro carriere separatamente e dalla metà degli anni '90, Massimo Lopez comincia una nuova vita come "solista". E' intrattenitore di "Buona domenica" (edizioni 1998 e 1999), e nel 2000 è al fianco di Mara Venier in "Fantastica italiana".
In televisione conduce altri programmi di varietà: "Massimo ascolto" (1994), "I guastafeste" (1996); diviene inoltre testimonial per Telecom, recitando in una popolarissima campagna televisiva della compagnia telefonica (lo slogan è: "Una telefonata allunga la vita"). Nel 1998 realizza un'apparizione straordinaria nella soap opera "Beautiful". Sempre in questi anni prende parte ad alcune fiction tra cui "Professione fantasma", "Un uomo in trappola" e "I veleni dei Gonzaga". Da Romano Prodi a Mike Bongiorno, numerose ed esilaranti sono le sue imitazioni negli anni. Nel 2005 fa a coppia con il vecchio compagno Tullio Solenghi per condurre alcune puntate di "Striscia la notizia". Dal 2003 al 2005, insieme a Tullio Solenghi, porta a teatro "La strana coppia" di Neil Simon, per la regia di Gianni Fenzi. Dal 2005 al 2007 porta nei teatri di tutta Italia "Ciao Frankie", un concerto-tributo a Frank Sinatra, per la regia di Giorgio Lopez con il quale nel 2006 porta in scena anche "Oh Romeo", di Ephraim Kishon. Per festeggiare i 25 anni dalla nascita del celeberrimo Trio, nel 2008 ritorna in televisione con lo spettacolo "Non esiste più la mezza stagione", assieme ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi.
Harmonyè una applicazione che sfrutta la tecnica del “disegno procedurale“. Armonia è stata creata da Riccardo Cabello , un design e sviluppatore che adora sfruttare le potenzialità del web.
E’ molto semplice da utilizzare , anche se siete negati nel disegno potrete dare sfogo alla vostra fantasia ideando caricature , ritratti e quanto altro ancora. Per prima cosa bisogna recarsi sulla home page del servizio e ci si troverà di fronte a una schermata bianca con un menu a tendina dove potrete scegliere gli effetti grafici da utilizzare. Non c’è nessun programma da scaricare e si disegna direttamente online.
C’è da stupirsi se gli studenti di oggi non conoscono la differenza tra esterrefatto e stupito? Se credono che tergiversare significhi “detergere in profondità”? O che esecrabile abbia a che fare con le ghiandole endocrine? Per sensibilizzare a un uso corretto e consapevole delle parole, favorire una conoscenza più ampia del lessico, monitorare l’uso di alcuni termini, e promuovere la varietà espressiva nel mondo della comunicazione globale, la Società Dante Alighieri, in accordo con quattro dei più importanti dizionari dell’uso dell’italiano contemporaneo - Devoto Oli, Garzanti, Sabatini Coletti e Zingarelli -, lancia sul proprio sito www.ladante.it una campagna per l’italiano sostenuta da Io donna, supplemento del Corriere della sera: ogni partecipante, dopo essersi registrato sul sito, potrà candidarsi come custode di una parola a sua scelta…… CONTINUA
"Avete mai visto i vostri bambini che vi pregano di leggere? Praticamente non capita mai e per fargli leggere quelle poche righe assegnate dalle maestre ci vuole un miracolo...
Ebbene: oggi i Piccoli Grifoni hanno letto ininterrottamente per due ore favole a bambini di età compresa fra i 4 mesi e i due anni e la cosa strabiliante era che esclamavano: "Tocca a me! Tocca a me!". Il Dott.Aurelio Occhinegro, pediatra di gran pregio, figlio del grande Pasquale Occhinegro che ha curato generazioni di pargoli, oggi ormai grandi, i quali portano i propri nipoti dal suo ottimo figliolo ed allievo, grande sostenitore della fiabaterapia, ha ospitato i Piccoli Grifoni al suo affollato studio di Giffoni Sei Casali in cui accoglie con amorevole pazienza e dedizione i tanti neonati e risponde sempre con semplicità e chiarezza alle innumerevoli domande delle premurose o forse qualche volta, comprensibilmente, ansiose mamme. Ma cosa sarà mai questa fiabaterapia? A cosa serve? I Piccoli Grifoni già stanno coniando le loro domande perché presto chiederanno un incontro col Dottore per avere risposte esaurienti su questo affascinante argomento. Intanto i nostri piccoli amici hanno letto fiabe a volontà (Il gatto con gli stivali, Cenerentola, il Brutto anatroccolo, Hansel e Gretel, Peter Pan, I tre porcellini...) agli insoliti ascoltatori che li hanno inteneriti con i loro sguardi dolcissimi e disarmanti.... E' inutile complimentarsi con voi, Piccoli Grifoni... Ci hanno pensato le sbalordite ed entusiaste mamme... Grazie Dott. Occhinegro. Gli incontri con Lei diventeranno una piacevole consuetudine.
Il Cirque du Soleil è un noto circo che si distingue dagli altri circhi per l'assenza di numeri circensi che utilizzino animali, dedicando il suo palco a artisti di mimo, acrobati, giocolieri, generalmente numeri di grande rilevanza artistica.
Un giovane domandò al più saggio di tutti gli uomini il segreto della felicità. Il saggio suggerì al giovane di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore. “Solo ti chiedo un favore” concluse il saggio, consegnandogli un cucchiaino su cui versò due gocce d’olio. “Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l’olio”. Dopo due ore il giovane tornò e il saggio gli chiese: “Hai visto gli arazzi della mia sala da pranzo? Hai visto i magnifici giardini? Hai notato le belle pergamene?”. Il giovane, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d’olio. “Torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo” disse il saggio. Il giovane prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare, ma questa volta osservò tutte le opere d’arte, i giardini, i fiori, i palazzi. Tornò dal saggio e riferì ogni cosa. “Ma dove sono le due gocce d’olio che ti ho affidato? domandò il saggio. Guardando il cucchiaino il ragazzo si accorse di averle versate. “E bene, questo è l’unico consiglio che ho da darti” concluse il saggio. “Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza mai dimenticare le due gocce d’olio nel cucchiaino”. Bruno Ferrero
“Un giorno ho intenzione di capire come esprimermi correttamente. Un giorno io saprò come dirlo” Scritto e diretto da Ben Strebel, un opera che scalda il cuore e commuove. Come essere coraggiosi e fare tutto quello che desideri prima che sia troppo tardi.
"Brave - Coraggiosa e ribelle" racconta la storia di Merida, abilissima arciera e figlia irriverente del Re Fergus e della Regina Elinor (Emma Thompson). Determinata a trovare la sua strada, Merida si oppone a una tradizione secolare sacra ai Signori della sua terra: l'enorme Lord MacGuffin (Kevin McKidd), il burbero Lord Macintosh (Craig Ferguson) e l'irascibile Lord Dingwall (Robbie Coltrane). Le azioni di Merida scatenano involontariamente il caos e la furia del regno. Quando si rivolge a un'eccentrica donna, Wise Woman, (Julie Walters) per chiederle aiuto, il suo sfortunato desiderio viene esaudito. Il conseguente pericolo costringe Merida a scoprire il significato del vero coraggio al fine di distruggere una tremenda maledizione prima che sia troppo tardi.