Il 15 giugno l'Istat ha diffuso il rapporto sul Bilancio Demografico Nazionale per l'anno 2014 snocciolando dati e statistiche relative alla posizione residente totale e straniera, al tasso di natalità e mortalità dell'anno appena passato, al flusso delle migrazioni e agli stranieri in Italia che hanno ottenuto la cittadinanza, oltre ovviamente ai dati di natura puramente demografica. Le cifre che sono emerse appaiono molto interessanti: abbiamo sintetizzato il rapporto prendendo le componenti più salienti, ma ricordiamo che il documento è a disposizione di tutti ed è facilmente reperibile su internet e scaricabile in formato pdf. Andiamo quindi a scoprire l'Italia del 2014 in dati, pillole, cifre e statistiche.
60 milioni
Le persone che risiedono in Italia sono 60.795.612 al 31 dicembre 2014. Gli stranieri residenti sono più di 5 milioni, cioè l’8,2 per cento.
100mila
È il saldo negativo di quello che viene chiamato “movimento naturale della popolazione”: le persone nate meno le persone morte. Il saldo di quasi 100mila unità è il picco negativo più alto mai raggiunto dal biennio 1917-18, durante la Prima guerra mondiale.
44,4
È l’età media della popolazione italiana. L’età media è in costante aumento di due decimi all’anno dal 2011. Aumentano soprattutto i “grandi vecchi”, cioè gli individui con almeno 80 anni, che sono il 6,5 per cento della popolazione. La Liguria è la regione con il maggiore squilibrio anziani-giovani: la quota di anziani, 65 anni o più, è del 28 per cento mentre quella dei giovani fino ai 14 anni è dell’11,5 per cento. La Campania è la regione con la più bassa quota di anziani, 17,6 per cento, mentre la provincia di Bolzano è quella con la più alta quota di giovani fino ai 14 anni: 16,1 per cento.
800
Sono circa 800 le persone in Italia con 105 anni o più, un centinaio delle quali sono uomini. Sono 18 le persone con 110 anni o più, tutte donne.
9,8 per mille
È il tasso di mortalità in Italia, cioè il numero di decessi in un anno ogni mille abitanti: varia da un minimo di 8,0 per mille nella provincia di Bolzano ad un massimo del 13,0 per cento in Liguria. I decessi nel 2014 sono stati 598.364, un po’ meno che nel 2013.
90mila
136mila sono le persone che nel 2014 hanno lasciato l’Italia per trasferirsi altrove. 90mila sono italiani.
200
Sono circa 200 le nazionalità diverse presenti in Italia. Per circa il 50 per cento, 2,6 milioni di persone, si tratta di nazionalità europee. La cittadinanza maggiormente rappresentata è quella rumena, 22,6 per cento, seguita da quella albanese, 9,8 per cento, e quella marocchina, 9 per cento.
15,1
È il tasso di natalità per la popolazione straniera in Italia. Quello di tutta la popolazione in italiana, straniera e non, è dell’8,3 per cento. Le nascite di bambini stranieri sono concentrate nelle regioni dove la presenza straniera è più marcata. Al Nord-ovest e Nord-est ogni 5 nati circa uno è cittadino straniero.
1 milione e 314mila
È il numero delle persone che si sono spostate stabilmente all’interno dell’Italia nel 2014. Sono circa 60mila in meno rispetto al 2013. A contribuire a questo fenomeno sono anche gli stranieri, che sono più propensi a spostarsi una volta arrivati in Italia: pur essendo solo l’8,2 per cento della popolazione, contribuiscono alla migrazione interna per il 18,3 per cento.
80 per cento
È la percentuale femminile della comunità ucraina in Italia. Circa il 20 per cento dei cittadini ucraini in Italia risiede in Campania, principalmente a Napoli e nei comuni vicini.
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